Infezione cronica da Epatite C: il trattamento di SOVALDI
LA
COMMISSIONE EUROPEA
CONCEDE L’AUTORIZZAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DI SOVALDI®▼
(SOFOSBUVIR) DI
GILEAD PER IL TRATTAMENTO DELL’INFEZIONE CRONICA DA EPATITE C
- Sofosbuvir approvato per i pazienti con Epatite C (HCV) appartenenti ai Genotipi 1-6
- Tassi di guarigione elevati e durata della terapia combinata ridotta a 12 Settimane per pazienti Naïve al trattamento
- Prima opzione di trattamento completamente orale, fino a 24 Settimane, per pazienti non idonei all’assunzione dell’interferone
- Primo regime terapeutico per i pazienti non idonei all’assunzione dell’Interferone in attesa di trapianto di fegato, in grado di prevenire il rischio di ricomparsa dell’HCV
Milano,
20 gennaio 2014 – Gilead
Sciences,
Inc.
(Nasdaq:
GILD) ha
annunciato in data odierna che la Commissione Europea
ha concesso l’autorizzazione per
l’immissione in commercio delle compresse da 400 mg di Sovaldi®(sofosbuvir), un analogo nucleotidico inibitore della
polimerasi in mono-somministrazione orale giornaliera, per il trattamento
dell’infezione cronica da epatite C (CHC)
in soggetti adulti, in associazione con altri agenti
antivirali: ribavirina (RBV) e interferone
pegilato alfa (peg-IFN). L’autorizzazione giunge in seguito ad un
processo di valutazione accelerato da parte dell’Agenzia Europea dei
Medicinali, una designazione concessa a nuovi farmaci considerati
di grande interesse per la salute pubblica e consente la commercializzazione di
sofosbuvir in tutti e 28
paesi dell’Unione Europea
(UE).
Sofosbuvir
è stato studiato su tutti i genotipi dell’HCV 1-6. L’efficacia di sofosbuvir è
stata dimostrata nei pazienti con virus dell’epatite C (HCV) di genotipo 1 (solo
pazienti naïve al trattamento), 2, 3 e 4, compresi i pazienti in attesa di
trapianto di fegato e i pazienti con co-infezione da HCV/HIV-1. I dati
clinici a supporto dell’impiego di sofosbuvir nei pazienti con genotipi 5 e 6
sono limitati. Di seguito il regime terapeutico e la durata del trattamento
raccomandati per la terapia combinata con sofosbuvir in pazienti con
monoinfezione da HCV o pazienti co-infetti da HCV/HIV-1:
Popolazione di
pazienti
|
Terapia
|
Durata
|
CHC di genotipo 1, 4, 5 o 6
|
sofosbuvir + RBV + peg-IFN
|
12 settimane
|
sofosbuvir + RBV
Solo per pazienti
non idonei o intolleranti al peg-IFN
|
24 settimane
|
|
CHC di genotipo 2
|
sofosbuvir + RBV
|
12 settimane
|
CHC di genotipo 3
|
sofosbuvir + RBV + peg-IFN
sofosbuvir
+ RBV
|
12 settimane
24 settimane
|
Pazienti con CHC
in attesa di trapianto di fegato
|
sofosbuvir
+ RBV
|
Fino al trapianto
di fegato
|
La monoterapia non è raccomandata. Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto è disponibile sul sito www.ema.europa.eu.
“A differenza di molte malattie croniche, l’epatite C
può essere curata. Molti pazienti affetti da HCV tuttavia, per una serie di
motivi, non hanno attualmente una cura e spesso la patologia progredisce in
malattia epatica allo stadio terminale o in cancro al fegato,” ha dichiarato
Graham Foster, MD, Professore di Epatologia alla Queen Mary University di
Londra. “Con tassi di guarigione elevati su un’ampia fascia di pazienti e la
durata limitata della terapia, Sovaldi è stato accolto favorevolmente come una
terapia innovativa che porterà ad un aumento del numero di pazienti che possono
essere trattati e curati in via definitiva.”
Circa
nove milioni di persone in Europa
hanno contratto l’HCV,
che è tra le principali cause di cancro al fegato e trapianto di fegato. Il peso
sociale, clinico ed economico dell’HCV non trattato è notevole, con costi
sanitari direttamente correlati alla gravità della patologia. Gli attuali
standard di trattamento per l’HCV prevedono fino a 48 settimane di terapia con
peg-IFN/RBV, regime non adatto a determinate categorie di
pazienti.
“L’autorizzazione
alla commercializzazione di sofosbuvir
è un importante passo avanti nella gestione dell’epatite C in Europa, che darà
una possibilità di cura a un maggior numero di pazienti,” ha dichiarato John
C. Martin,
PhD,
Presidente e Amministratore Delegato di Gilead
Sciences.
“Ci siamo impegnati a collaborare
con le amministrazioni e i sistemi sanitari locali per rendere sofosbuvir
disponibile in Europa nel più breve tempo possibile.”
L’autorizzazione
alla commercializzazione della Commissione Europea per sofosbuvir è supportata
principalmente dai dati relativi a cinque studi di Fase 3, NEUTRINO,
FISSION,
POSITRON,
FUSION e
VALENCE nell’ambito dei quali la terapia a base di sofosbuvir della durata di 12 o
16 settimane si è dimostrata superiore o non
inferiore alle attuali opzioni di trattamento con RBV/peg-IFN o ai
controlli storici,
sulla base della percentuale di pazienti che ha avuto una risposta virologica
sostenuta (HCV non rilevabile) 12 settimane dopo il completamento della terapia
(RVS12). I pazienti che raggiungono una RVS12
sono considerati guariti dall’HCV.
I
partecipanti alle sperimentazioni che hanno seguito una terapia a base di
sofosbuvir hanno
ottenuto tassi di RVS12 del 50-90 percento. Per tutte le informazioni sullo
studio, consultare il Riassunto delle Caratteristiche del prodotto sul sito
www.ema.europa.eu.
Durante la
verifica normativa, i dati relativi ai due studi di Fase 3, VALENCE e
PHOTON-1, sono stati depositati in fase di
verifica europea. Nello studio VALENCE i pazienti con infezione da HCV di genotipo
3 sono stati trattati con sofosbuvir
e RBV
per 24
settimane. Lo studio PHOTON-1 ha
preso in esame sofosbuvir
e RBV
per 12
settimane su pazienti
con infezione da HCV di genotipo 2 o 3 co-infetti da HIV-1 e
per 24 settimane su pazienti
con HCV di genotipo
1 con co-infezione da HIV-1.
In tutti gli studi di Fase 3 di
sofosbuvir non è stata riscontrata alcuna resistenza virale al farmaco
tra i pazienti che hanno avuto recidive al completamento della terapia.
Ad
oggi quasi 3.000 pazienti hanno ricevuto almeno una dose di sofosbuvir
nell’ambito di studi di Fase 2 o 3. Sofosbuvir è risultato ben tollerato negli
studi clinici. Gli eventi avversi osservati durante gli studi sono stati di
lieve entità e in pochi casi il trattamento è stato sospeso a causa di tali
eventi. Gli eventi avversi più comuni verificatisi in circa il 10 percento dei
pazienti, si sono rivelati coerenti con i profili di sicurezza di peg-IFN e RBV,
comprendenti: stanchezza, mal di testa, nausea, insonnia, vertigini, prurito
(prurito grave) e anemia.
Sofosbuvir
è stato approvato negli Stati Uniti il 6 Dicembre 2013 e in Canada il
13 Dicembre
2013. Domande di autorizzazione sono in corso di esame in Australia
e Nuova Zelanda,
Svizzera
e Turchia.
Informazioni
Importanti sulla Sicurezza
Controindicazioni:
Ipersensibilità verso il principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti.
Avvertenze
speciali e precauzioni per l’uso: consultare il riassunto delle caratteristiche
del prodotto di tutti i medicinali co-prescritti prima di iniziare la terapia
con sofosbuvir. Quando sofosbuvir viene assunto in associazione con RBV o
peg-IFN/RBV, le donne in età fertile o i loro partner dovrebbero utilizzare un
metodo di contraccezione efficace per tutta la durata del trattamento e per un
periodo di tempo successivo al trattamento secondo le indicazioni contenute nel
Riassunto delle Caratteristiche della ribavirina. Per ulteriori informazioni
sulla ribavirina, consultare il Riassunto delle Caratteristiche del
Prodotto.
Assunzione con
forti induttori della P gp: farmaci quali potenti induttori della glicoproteina
P (P pg) nell’intestino (quali rifampicina, erba di San Giovanni [Hypericum
perforatum], carbamazepina e fenitoina) possono ridurre significativamente la
concentrazione di sofosbuvir nel plasma, con conseguente riduzione dell’effetto
terapeutico di sofosbuvir. Tali medicinali non devono pertanto essere assunti in
associazione a sofosbuvir.
Per il Riassunto
delle Caratteristiche del Prodotto, consultare il sito www.ema.europa.eu.
Informazioni su
Gilead Sciences
Gilead Sciences
è un’azienda biofarmaceutica impegnata nella scoperta, lo sviluppo e la
commercializzazione di terapie innovative in aree della medicina dove esistono
ancora bisogni insoddisfatti. La sua missione è promuovere l’avanzamento e il
progresso delle cure per pazienti affetti da malattie potenzialmente mortali in
tutto il mondo. Gilead, che ha sede a Foster City, in California, opera in Nord
America e Sud America, in Europa e nella regione
Asia-Pacifico.
Dichiarazioni
Previsionali
Il presente
comunicato stampa contiene dichiarazioni previsionali - secondo il significato
attribuito a tale espressione dalla legge Private Securities Litigation Reform
Act del 1995 - che comportano rischi, incertezze e altri fattori tra cui il
rischio che medici e pazienti possano non comprendere i vantaggi di Sovaldi
rispetto ad altre terapie e che i medici possano pertanto essere restii a
prescrivere il prodotto e che i rimborsi statali e le procedure di approvazione
dei prezzi possano richiedere più tempo del previsto. Inoltre, le domande di
autorizzazione alla commercializzazione per Sovaldi su altri territori
potrebbero non essere approvate nei
tempi previsti o potrebbero non essere approvate affatto e l’autorizzazione alla
commercializzazione, qualora concessa, potrebbe imporre notevoli limitazioni
relativamente alle indicazioni d’uso. Tali rischi,
incertezze e altri fattori potrebbero far sì che i risultati effettivi
differiscano in maniera sostanziale da quelli riportati nelle dichiarazioni
previsionali. Si invitano i destinatari della presente comunicazione a non fare
affidamento sulle presenti dichiarazioni previsionali. Questi ed altri rischi
sono descritti in maniera dettagliata nella Relazione Trimestrale di Gilead,
contenuta nel Modulo 10-Q per il trimestre conclusosi il 30 Settembre 2013,
depositata presso la Commissione della borsa valori statunitense (Securities and
Exchange Commission). Tutte le dichiarazioni previsionali sono basate sulle
informazioni attualmente a disposizione di Gilead, la quale non si assume alcun
obbligo in merito all’aggiornamento di tali dichiarazioni.
Sovaldi è
un marchio registrato di Gilead
Sciences,
Inc., o delle sue
consociate
Per
ulteriori informazioni su Gilead
Sciences,
visitate il sito dell’azienda www.gilead.com, seguite Gilead
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alla stampa: Angela Zeverino angela.zeverino@noesis.net. Tel.
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