Nuove Linee Guida del NICE per la gestione della Fibrillazione Atriale.

Nuove Linee Guida del NICE per la gestione della Fibrillazione Atriale. Gli esperti: “Possibile prevenire centinaia di ictus ogni anno”

I Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) sono ora raccomandati come opzione di prima linea per la prevenzione dell’ictus correlato alla Fibrillazione Atriale;
raccomandato, inoltre, il controllo periodico dei valori di coagulazione con gli antagonisti della vitamina K (VKAs), come il warfarin1


  • La Fibrillazione Atriale è un disturbo del ritmo cardiaco che comporta un rischio 5 volte maggiore di incorrere in un ictus2
  • Sono almeno un milione le persone affette da fibrillazione atriale nel Regno Unito2 – gli esperti stimano che il numero raddoppierà entro il 20502
  • 7.100 ictus e 2.100 decessi potrebbero essere evitati, ogni anno, se i pazienti venissero adeguatamente trattati2
  • Una terapia anticoagulante efficace è in grado di ridurre di due terzi il rischio di ictus in pazienti con fibrillazione atriale3


Newbury, UK – 18  giugno 2014 – Il NICE ha annunciato oggi l’aggiornamento definitivo delle Linee Guida per la gestione della Fibrillazione Atriale, presentando le principali modifiche nel trattamento di questa patologia potenzialmente fatale. Le Linee Guida, aggiornate per la prima volta dal 2006, includono ora i Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) – rivaroxaban, apixaban o dabigatran etexilato – come opzione alternativa di prima linea per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale rispetto alla terapia standard con gli antagonisti della vitamina K (VKAs), come il warfarin. Inoltre, le Linee Guida raccomandano il controllo periodico dei valori della coagulazione con i VKAs, consigliando lo switch al trattamento con i Nuovi Anticoagulanti Orali qualora dal controllo il valore dell’INR non si corregga. In seguito a studi che ne hanno dimostrato un’efficacia limitata in questa specifica indicazione1 le Linee Guida non raccomandano più la sola somministrazione di aspirina in monoterapia per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale.

“Siamo fiduciosi che la pubblicazione di queste Linee Guida rappresenti un momento per fare chiarezza sul trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale nel Regno Unito – afferma  Khalid Khan, Consultant Cardiologist, BCUHB, Wrexham – Attualmente ci sono molte centinaia di persone affette da questa aritmia cardiaca che purtroppo non sono protette dal rischio di ictus; sia che si tratti di pazienti non trattati, sotto terapia poco efficace per la fibrillazione atriale, come l’aspirina, o con warfarin non adeguatamente controllato. L’annuncio di oggi fornisce agli specialisti una maggiore scelta e una guida più chiara in questo ambito, nonché un supporto per trattare in modo più efficace i pazienti con fibrillazione atriale, che permetta di evitare centinaia di ictus ogni anno. Avere la possibilità di scegliere sia warfarin sia uno dei nuovi anticoagulanti orali, permette ai medici di personalizzare il trattamento sulla base delle necessità dei pazienti.”

Le precedenti Linee Guida del 2006 raccomandavano la terapia anticoagulante (con warfarin) alle persone ad alto rischio ictus correlato alla fibrillazione atriale o, nel caso di pazienti a basso o moderato rischio, un’anticoagulazione con aspirina. Da allora è stato dimostrato che l’aspirina fornisce una limitata se non nulla protezione contro il rischio di ictus in pazienti con fibrillazione atriale e, in realtà, può dimostrarsi più dannosa che efficace.4 

Il rischio di ictus in pazienti con fibrillazione atriale viene misurato attraverso il ‘punteggio’ CHA2DS2-VASc (si veda la sezione in calce) che valuta un range di fattori di rischio, come l’età, la presenza di ipertensione o patologie vascolari. Le ultime Linee Guida raccomandano la terapia anticoagulante per tutti coloro che presentino un valore CHA2DS2-VASc uguale o maggiore a 2 e anche per gli uomini con valore uguale a 1, tenendo in considerazione, in entrambi i casi, il rischio di sanguinamento.

Un recente studio relativo all’uso degli anticoagulanti nella gestione della fibrillazione atriale, condotto su 1.857 medici di medicina generale in Inghilterra, evidenzia un eccessivo ricorso agli anti-aggreganti (come ad esempio l’aspirina) per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale, evidenziando che al 36,2% di pazienti affetti da questa aritmia, ritenuti a rischio moderato o alto, veniva prescritta la sola aspirina senza alcuna terapia anticoagulante.5

Nelle nuove Linee Guida, tutti e tre i Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) sono raccomandati come opzione terapeutica per la prevenzione dell’ictus correlato alla fibrillazione atriale e dell’embolia sistemica, tra le indicazioni per le quali sono stati autorizzati.1

“E’ incoraggiante il fatto che ora le Linee Guida tengano conto degli ultimi studi, dell’opinione dei clinici e dei prodotti autorizzati disponibili – sostiene Luis Felipe Graterol, Medical Director, Bayer Healthcare, UK – Ciò permette agli specialisti e ai pazienti di avere maggiore scelta nel trattamento e dovrebbe condurre, finalmente, ad esiti migliori.”

Piano personalizzato di cura
Inoltre, le nuove Linee Guida raccomandano di offrire ai pazienti con fibrillazione atriale un “piano personalizzato di cura e informazione” che includa, tra le altre cose, “sensibilizzazione sul rischio ictus e sulle misure di prevenzione” e “informazioni e materiali didattici esaurienti sulla terapia anticoagulante”.
La Atrial Fibrillation Association (AF Association), insieme a Bayer e ad un panel di esperti professionisti della salute, ha recentemente sviluppato un vero e proprio “piano personalizzato di cura – che prende il nome di “Care AF” – e ritiene che possa fornire tutte le informazioni che i pazienti necessitano per affiancarli e supportarli durante il loro percorso di cura.

“Accogliamo con piacere le nuove Linee Guida del NICE, sia in termini di miglioramento dell’accesso per i pazienti ai più recenti trattamenti disponibili, sia in termini di riconoscimento della necessità di un piano ‘olistico’ ma anche personalizzato di cura che faccia sì che i pazienti si sentano supportati – conclude Trudie Lobban MBE, Chief Executive and Founder of the Atrial Fibrillation Association (AF Association) – Care AF rappresenterà un aiuto per i pazienti, dalla diagnosi in poi, fornendo un ampio spettro di informazioni e materiali di supporto, incluso il diario Care AF e un sito web dedicato al paziente.”


La Fibrillazione Atriale
Le persone affette da fibrillazione atriale sono ad alto rischio ictus poiché è più probabile che incorrano nella formazione di coauguli di sangue. Questo avviene quando gli atrii – le parti superiori delle camere cardiache – battono con ritmo irregolare (fibrillati) e il sangue ristagna e coagula. Una volta formatosi, il coagulo può staccarsi e iniziare a entrare in circolo. Se non si dissolve, può fermarsi all’interno delle piccole arterie cerebrali, dando origine ad un ictus. Mentre alcuni pazienti mostrano particolari sintomi, come ad esempio palpitazioni, affanno, vertigini e disturbi al petto, in altri è asintomatica, ma questi ultimi necessitano comunque di una gestione appropriata.

Il punteggio CHA2DS2-VASc
Il CHA2DS2-VASc è uno strumento predittivo del rischio di ictus utilizzato nella pratica clinica. Valuta i seguenti comuni fattori di rischio (in tabella) e assegna un valore a ciascuno. Il punteggio massimo è 9. Le recenti Linee Guida del NICE raccomandano la terapia anticoagulante per tutti coloro che presentino un valore CHA2DS2-VASc uguale o maggiore a 2 e anche per gli uomini con valore uguale a 1, tenendo in considerazione in entrambi i casi il rischio di sanguinamento.

Condition
Points
C
Scompenso cardioco congestizio (o disfunzione sistolica del ventricolo sinistro)
1
H
Ipertensione: pressione sanguigna superior a 140/90 mmHg (o ipertensione trattata con I farmaci)
1
A2
Età ≥75 anni
2
D
Diabete mellito
1
S2
Precedente Stroke o TIA o tromboembolismo
2
V
Patologia vascolare (ad esempio arteriopatia periferica; infarto del miocardio; placca aterosclerotica)
1
A
Età compresa tra 65–74 anni
1
Sc
Sesso (ad esempio donne)
1

Informazioni su Bayer HealthCare
Il Gruppo Bayer è un’impresa globale le cui competenze principali sono nei campi dell’assistenza sanitaria, dell’agricoltura e dei materiali high-tech. Bayer HealthCare, un sottogruppo di Bayer AG con un fatturato annuo di 18,9 miliardi di euro (nel 2013), è una delle aziende innovative leader mondiale nell’industria della salute e dei prodotti medicali con sede a Leverkusen, Germania. L’azienda riunisce le attività globali delle Divisioni Animal Health, Consumer Care, Medical Care e Pharmaceuticals. L’obiettivo di Bayer HealthCare è quello di individuare, sviluppare, realizzare e commercializzare prodotti che migliorino la salute dell’uomo e degli animali in tutto il mondo. Bayer HealthCare occupa 56.000 dipendenti (al 31 dicembre 2013) ed è rappresentata in oltre 100 Paesi.

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