Integratori alimentari:nel 2014 utilizzati dagli italiani e consigliati dai medici

Integratori alimentari:
nel 2014 utilizzati da 2 italiani su 3 e consigliati da oltre la metà
dei Medici di Medicina Generale e da un terzo degli specialisti

La ricerca, condotta da Gfk Eurisko per FederSalus, conferma inoltre la farmacia quale canale di riferimento per la vendita degli integratori alimentari, il cui fatturato ha superato quello del farmaco senza ricetta.Medici e farmacisti chiedono quindi più informazione per il loro uso appropriato,rendendo essenziale il ruolo dell’informazione scientifica da parte delle aziende.

Milano, 17 marzo 2015 – Gli italiani riducono viaggi, vacanze e altri acquisti ma non rinunciano ai prodotti per la salute, soprattutto per quanto riguarda gli integratori alimentari. E’ quanto emerge dall’indagine GfK Eurisko, realizzata per FederSalus, “Integratori alimentari: il consumatore e il ruolo del medico, secondo cui ben 80% degli italiani hanno utilizzato almeno un integratore alimentare nell’ultimo anno (+15% dal 2012), pur ricercando la convenienza di prezzo. I motivi di utilizzo degli integratori riguardano solo in parte il “tono e rinforzo” (38%), mentre prevalgono esigenze di “cura” (40%) e “prevenzione” (39%), soprattutto tra gli over 65 e le donne. Queste ultime si confermano i principali consumatori di integratori (il 58% del totale), anche se cresce il numero degli uomini che ne fanno uso (42%). L’utilizzo nell’area del tono e del rinforzo interessa soprattutto i giovani (20%) che puntano a migliorare le performance fisiche e cognitive e le difese immunitarie.

Il medico e il farmacista, seppure con ruoli diversi, si confermano gli interlocutori di riferimento per il consumatore, che si rivolge a loro in 2 casi su 3 per un consiglio sull’utilizzo di integratori alimentari. La ricerca GfK Eurisko ha rilevato inoltre che il 52% dei Medici di Medicina Generale e il 33% dei medici specialisti consiglia abitualmente integratori alimentari per soddisfare le molteplici esigenze dei loro pazienti. I Medici di Medicina Generale, in particolare, tendono a consigliare gli integratori soprattutto per risolvere problematiche gastrointestinali (instestinali 38%, gastrici 49%), cardiovascolari (colesterolo e dislipidemie) (57%) e osteoarticolari (47%). Mentre per il medico specialista, gli integratori rappresentano una scelta valida per problemi relativi agli occhi (45%), l’apparato uro-genitale (35%) e i problemi femminili (25%). Tra i principali motivi che spingono il medico a consigliare un integratore ci sono il riconoscimento del loro valore, di un razionale scientifico che ne giustifica l'utilizzo in molteplici aree e il fatto che rappresentino un valido aiuto per il benessere della persona. Si conferma determinante il ruolo consulenziale del farmacista, a cui il consumatore si rivolge soprattutto per disturbi da raffreddamento (38%), problemi di capelli (32%), sonno (30%), tono ed energia (28%), vitamine e sali minerali (25%).

Sempre più attenti alla salute, gli italiani trovano negli integratori alimentari un importante aiuto per la prevenzione e il benessere – afferma Isabella Cecchini di GfK Eurisko - Interessante osservare come il medico, sia medico di famiglia che specialista, si sia avvicinato al mondo degli integratori, riconoscendo in essi un razionale scientifico che ne giustifica l'utilizzo in molteplici aree: dai piccoli disturbi (disturbi intestinali, disturbi del sonno, problemi genitourinari‎, affaticamento fisico e mentale) alla promozione del benessere (recupero e rinforzo). Forte e condivisa l'attesa da parte di medici di una informazione scientifica ‎in quest'area”.

L’informatore scientifico è la principale fonte di informazione in materia di integrazione alimentare per il medico. Questo accade per il 92% dei Medici di Medicina Generale e per l’85% degli specialisti. Internet e gli strumenti di divulgazione informativa, come le newsletter scientifiche, si confermano fonti di informazione d’interesse, utilizzate dal 35% degli specialisti e dal 22% dei Medici di Medicina Generale.

“In un contesto di grande evoluzione del Medico di Medicina Generale, che è passato dal curare il paziente al prendersene cura, è cresciuta l’importanza del ruolo dell’informazione al medico che, sempre di più, si trova a gestire il paziente con un approccio olistico, includendo una corretta alimentazione, nell’ottica di prevenire e attenuare tutti i disturbi ad essa correlati” sottolinea Paolo Spriano, Segretario Nazionale SNAMID, Società di Aggiornamento per il Medico di Medicina Generale. “Questo implica, da parte del medico, la necessità di affinare la conoscenza del ruolo svolto da un corretto impiego dell’integrazione alimentare nella pratica clinica quotidiana, per prendere le corrette decisioni mediche per ogni singolo paziente. Secondo la nostra Società scientifica è quindi fondamentale creare le condizioni affinchè il medico possa rappresentare, per i suoi pazienti, un interlocutore informato sull’uso appropriato degli integratori alimentari, lavorando sui canali formativi e informativi rivolti ai Medici di Medicina Generale”.

“In generale l’atteggiamento dei medici nei confronti dell’integrazione alimentare è evoluto nel tempo da scetticismo ad interesse e consiglio attivo, grazie al crescente endorsement scientifico riconosciuto alle sostanze contenute negli integratori ed alla soddisfazione dei loro assistiti – afferma Marco Fiorani, Presidente di Federsalus – Questo influisce sulla disponibilità all’ascolto da parte dei medici ed il nostro impegno è di favorire il dialogo tra le aziende produttrici,  medici e farmacisti per un’informazione completa e qualificata e l’utilizzo sempre più consapevole e corretto dei prodotti da parte dei consumatori”.

Guardando invece alla Farmacia emerge che la visione tradizionale del canale è superata e la crescita del comparto degli integratori richiede un forte recupero del ruolo di consiglio del farmacista.“Lo scenario della farmacia è molto cambiato ed è in continua evoluzione – afferma Valentina Petitto, farmacista e membro Utifar - E’ fondamentale per il farmacista riuscire a mantenere la sua credibilità e professionalità, aggiornandosi in maniera continuativa e completa. Nel caso degli integratori per esempio è fondamentale conoscerne tutte le indicazioni per l’uso corretto, facendo attenzione all’interazione con i farmaci, senza dimenticare le opportunità di cross selling offerte dal canale. Solo in tal modo il farmacista non perderà il suo importante ruolo di mediatore nel consiglio di prodotti per la salute”.

Secondo i dati emersi dalla ricerca New Line il mercato degli integratori in Farmacia ha sviluppato nell’ultimo anno (terminante gennaio 2015) 2.164,4 milioni di euro per un totale di 144,1 milioni di confezioni vendute, valore paragonabile a quello del farmaco senza ricetta. Il trend di crescita è del 7,9% a valore e del 7% in unità vendute. Le rilevazioni di IRI per Federsalus registrano una crescita del comparto integratori - a differenza della generale sofferenza degli altri comparti del largo consumo confezionato - anche nel canale dei super e iper mercati (GDO): il valore di fatturato generato è di 146 milioni di euro per un totale di 24 milioni di confezioni vendute.

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