4 S per prendersi cura delle ossa: sole, sport, salmone e supplementazione

 Al via la Settimana della Salute dell’Osso



Poche semplici regole per mantenere in salute l’impalcatura del nostro corpo, raccontare con una campagna nazionaledi informazione per prendersi cura



Milano, 15 settembre 2015 – Nasce la prima APP italiana che stima l’esposizione ai raggi solari essenziali per garantire la sintesi cutanea di vitamina D, necessaria per mantenere le ossa in salute. La vitamina del sole, infatti, è fondamentale per fissare il calcio nelle ossa, renderle resistenti e proteggerle da fratture e patologie quali l’osteoporosi.



“Salute dell’Osso” è l’APP Sviluppata da un board scientifico di esperti affiliati alle società scientifiche che la patrocinano, vale a dire Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), Gruppo Italiano per lo studio dei BISfosfonati (GIBS), Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa (GISOOS) e Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), grazie al supporto non condizionato di Abiogen Pharma.

Si inserisce in una iniziativa nazionale di informazione , la Settimana della Salute dell’Osso , che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare sulle buone regole da mettere in pratica per mantenere in salute le nostre ossa perché, come ogni altra parte del corpo, anche esse si modificano con il tempo e necessitano di cure ed attenzioni.



“Il sole è un importante alleato per rinforzare le ossa poiché l’80-90% di vitamina D deriva soprattutto dalla produzione della pelle sotto l’azione dei raggi solari. Il cibo è la seconda fonte di vitamina D, ma è difficile quantificarne l’assunzione perché la presenza negli alimenti più diffusi nella nostra dieta è minima – osserva Giancarlo Isaia, Presidente della SIOMMMS – Un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo basterebbe per la dose giornaliera di un anziano, ma il suo sapore è poco gradevole. Poi ci sono i pesci grassi, come salmone e sgombro, che con 150 grammi di prodotto coprono il fabbisogno giornaliero, oppure uova, formaggi e latticini, ma la quantità di vitamina D è così scarsa che bisognerebbe mangiarne in quantità troppo elevata – conclude – Bastano invece 15-30 minuti, tra le ore 10 e le ore 15, di esposizione al sole di viso/braccia/gambe, 2 volte a settimana, senza protezione solare, per un’adeguata sintesi di vitamina D. Ovviamente, l’esposizione al sole è influenzata da diversi fattori e va controbilanciata con l’effetto dannoso dei raggi ultravioletti sulla pelle soprattutto a certe latitudini e su certe carnagioni”.



Esporsi al sole, sia pure con le dovute cautele, è quindi l’unico modo per garantire un certo quantitativo di vitamina D necessario per mantenere in salute le ossa e tutto l’organismo per l’inverno.



“Purtroppo certe abitudini della vita come proteggersi troppo con le creme solari, trascorrere molto tempo in ambienti chiusi come casa e ufficio, riducono la sintesi cutanea di vitamina D – spiega Davide Gatti, coordinatore regionale GIBIS Triveneto occidentale - Consta infatti che il 70% della popolazione italiana è sotto i livelli minimi di vitamina D nel sangue. Nei casi in cui non si riesca quindi ad assumerne la quantità necessaria attraverso le vie naturali, mettendo a rischio la salute delle ossa, il medico può suggerire la supplementazione di vitamina D. Molti lavori scientifici suggeriscono la supplementazione di vitamina D negli ultra 65enni, visto che quasi l’80% di queste persone risulta carente. Non solo. La carenza di vitamina D è uno dei fattori che concorrono alla fragilità delle ossa, in particolar modo nelle donne in menopausa. In quelle in gravidanza inoltre, l’aumentato apporto richiesto in questa fase particolare della vita suggerisce di integrare la normale dieta”.



La supplementazione di vitamina D inoltre è suggerita dalla linee guida internazionali fin dai primi giorni di vita, data la scarsa esposizione alla luce solare durante i primi mesi del neonato (l’esposizione solare diretta va evitata prima dei 6 mesi di vita) e le scarse quantità di vitamina D presenti nel latte materno. Negli adulti in presenza di osteoporosi il medico può prescrivere farmaci molto efficaci, capaci di arrestare la perdita di tessuto osseo e favorire un corretto rimodellamento osseo. La terapia comprende solitamente il supporto della vitamina D e un’eventuale integrazione di calcio.



“La vitamina D va assunta quando è dimostrata la carenza nel sangue – chiarisce Paolo Cherubino, Past President della SIOT – Basta sottoporsi a un’analisi del sangue per sapere se si è carenti o no. In caso di carenza occorre intervenire farmacologicamente. In caso di osteoporosi, il ruolo dei farmaci indicati nella prevenzione dell’insorgenza o della recidiva di fratture è ampiamente dimostrato. Il rispetto del trattamento terapeutico indicato dal medico è facilitato dall’estrema maneggevolezza dei farmaci più moderni, che in alcuni casi richiedono un’unica assunzione settimanale o mensile o, addirittura, con intervalli di tempo più lunghi – conclude - Tutto ciò comporta ovviamente un notevole miglioramento della qualità di vita della persona affetta da osteoporosi e una maggiore tranquillità di non incorrere in rischi futuri di sofferenza e inabilità.”



La salute delle ossa e la prevenzione delle fratture passa anche attraverso poche e semplici regole.



“Evitare il fumo e l’alcol in eccesso, una dieta equilibrata e una regolare attività fisica sono ottimi strumenti di prevenzione dei disturbi delle ossa oltre che dell’organismo in generale – dichiara Raffaella Michieli, Segretario nazionale della SIMG – Una dieta sbilanciata, legata ad esempio alla ricerca di un’eccessiva magrezza nelle donne e, sul versante opposto, l’eccesso alimentare, e quindi il sovrappeso, possono determinare livelli inadeguati di calcio e vitamina D. Ad un corretto regime alimentare è necessario associare una regolare attività fisica calibrata in base all’età, meglio se a carico gravitazionale, per stimolare l’intero metabolismo e quindi anche quello del tessuto osseo, come è raccomandato dalle linee guida sia nazionali che internazionali. Tra le attività da consigliare fitwalking, jogging, yoga, Tai-Chi e step, da praticare con regolarità da 3 a 5 volte a settimana per almeno 30 minuti, facendo attenzione alle condizioni fisiche individuali, senza mai eccedere, ed utilizzando scarpe comode e ben allacciate”.



“Indubbiamente l’alimentazione gioca un ruolo cruciale per la salute delle nostre ossa, ma esistono altri fattori da considerare – chiarisce Umberto Tarantino, Presidente del GISOOS - Fino a poco tempo fa si pensava ad esempio che l’osteoporosi che solo in Italia colpisce 4 milioni di persone, fosse un processo naturale legato all’invecchiamento. Oggi grazie alla ricerca sappiamo che oltre a dipendere da molteplici fattori di rischio non “emendabili” come il sesso, l’età, la menopausa, esistono altri elementi “emendabili” come le patologie correlate, i farmaci ed in particolare i cortisonici, la mancanza di esercizio fisico – conclude – Per questo è necessario intervenire laddove possiamo: non possiamo evitare la menopausa ma possiamo avere cura delle ossa fin da bambini in considerazione del fatto che lo sviluppo del tessuto osseo avviene nei primi 20 anni di vita”.



La Settimana della Salute dell’Osso coinvolgerà oltre 2.500 farmacie (l’elenco è disponibile da oggi su www.salutedelleossa.it) in cui dal 5 al 10 ottobre sarà possibile ricevere consigli sulla prevenzione e ritirare 3 pratiche brochure tematiche – bambini, donne e terza età – con molte informazioni sulle ossa, il mantenimento della loro salute e le malattie che possono colpirle, oltre a sfatare dubbi e falsi miti sul ruolo dell’alimentazione, dell’attività fisica, del sole e della vitamina D.



La Campagna Settimana della Salute dell’Osso mette a disposizione degli utenti spazi di approfondimento con consigli utili e pratici validati dal Board Scientifico, composto dai Presidenti delle 5 società scientifiche patrocinanti. Online da oggi il sito web www.salutedelleossa.it da cui è possibile scaricare le brochure informative e l’APP “Salute delle Ossa”, disponibile sia per sistema operativo iOs che Android. Quest’ultima è scaricabile gratuitamente anche da iTunes e Google Play. Attraverso l’APP è anche possibile accedere ad alcuni approfondimenti video realizzati dagli esperti del board scientifico.



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