PREVENZIONE DEL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE (RSV) NELLA PRIMA INFANZIA: NECESSARIO UN CAMBIO DI PARADIGMA
· I nuovi strumenti resi disponibili dalla
Ricerca aprono a una reale svolta nell’approccio della sanità pubblica alla
prevenzione dell’RSV, virus che si stima colpisca circa il 100% dei bambini nei
primi due anni di vita1
· Le società scientifiche afferenti al Board
del Calendario per la Vita e la Società Italiana di Neonatologia (SIN) hanno
raccomandato che questi strumenti rientrino nel Piano di Immunizzazione
Nazionale con attribuzione dei costi al budget prevenzione2
· Questo presuppone un cambiamento nel paradigma
della prevenzione, per passare da una focalizzazione su una specifica
popolazione target alla protezione di tutti i neonati e bambini2
Roma, 22
giugno 2023 – Promosso
dalla Società Italiana
di Pediatria (SIP) e
dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e organizzato su iniziativa dell’On.
Luciano Ciocchetti presso il Palazzo Theodoli Bianchelli (Camera dei Deputati),
l’evento istituzionale “UN
CAMBIO DI PARADIGMA NELLA PREVENZIONE DEL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE (RSV)
NELLA PRIMA INFANZIA”,
ha posto oggi all’ordine del giorno un tema di governance importante sulla
strategia di prevenzione dell’RSV in Italia anche alla luce dell’arrivo degli
anticorpi monoclonali preventivi per l’immunizzazione passiva nel primo anno di
vita.
Organizzato da
PharmaLex - formerly MAPCOM, con il patrocinio di FIMP, SIHTA, SITI e SIFO e il contributo non
condizionato di Sanofi Italia, ha stimolato, un momento di confronto aperto tra tutti gli
attori chiave del sistema, sulla scorta delle nuove evidenze
clinico-epidemiologiche ed economico-sanitarie disponibili.
Il Virus Respiratorio
Sinciziale (RSV) è la principale causa di infezioni respiratorie
pediatriche nel mondo e la seconda causa di morte entro il primo anno di età (dopo
la malaria). Ogni anno provoca circa 3,6 milioni di ospedalizzazioni e la morte
di 100.000 bambini sotto i 5 anni3. Oltre il 60% dei bambini si
contagia nel primo anno di vita e quasi il 100%1, almeno una volta,
entro il secondo compleanno, con il rischio di sviluppare un’infezione grave
come la bronchiolite, che richiede assistenza ambulatoriale o ospedaliera e che
può determinare sequele a medio e lungo termine.
In Italia si
stima che ogni anno oltre 80.000 bambini nel primo anno di vita vengano
visitati in ambulatorio per cause legate all’infezione da RSV, mentre, circa
15.000 abbiano necessità del ricovero ospedaliero1,4. Questi eventi sono concentrati nel
periodo del picco epidemico ovvero, tra novembre e marzo, con un impatto
notevole sui servizi ospedalieri e territoriali.
La maggior parte
(88%) dei neonati e bambini ospedalizzati per RSV sono bambini nati sani e a
termine del periodo gestazionale, quindi, non eleggibili all’attuale strategia
di profilassi che protegge solo i bambini nati gravemente pretermine o con
particolari patologie congenite2.
Durante l’evento Annamaria Staiano, Presidente Società Italiana di
Pediatria, e Luigi Orfeo, Presidente Società Italiana di
Neonatologia, hanno presentato le posizioni delle società scientifiche sul
tema, contenute nel Manifesto
SIP e SIN “PREVENZIONE DELLE INFEZIONI PEDIATRICHE DA VIRUS RESPIRATORIO
SINCIZIALE” in cui
auspicano che venga superato il concetto di prevenzione basata sulle sole
vaccinazioni e che nelle strategie di prevenzione nazionali, e quindi nel
calendario, vengano inclusi anche gli anticorpi monoclonali preventivi.
È stato, inoltre,
presentato ai referenti istituzionali anche la seconda edizione dell’Expert
Opinion “VIRUS RESPIRATORIO
SINCIZIALE (VRS): PROSPETTIVE DI UNA NUOVA STRATEGIA DI PREVENZIONE PER TUTTI I
BAMBINI NEL PRIMO ANNO DI VITA” che ha delineato il percorso di prevenzione per bambini alla
loro prima stagione da RSV che vede coinvolto il setting ospedaliero per i
bambini nati in stagione RSV (novembre-marzo) e il territorio (pediatri di
libera scelta e i centri vaccinali) per quelli nati prima della stagione4.
Paolo Bonanni,
Professore Ordinario Igiene Generale e Applicata, Università degli Studi di
Firenze; Coordinatore del Board del Calendario Vaccinale per la Vita, ha affermato: “Sembra opportuno
prevedere un cambio di denominazione del Piano Nazionale di Prevenzione
Vaccinale verso un Piano Nazionale di Immunizzazione, perché sarà necessario
includere gli anticorpi monoclonali contro RSV come misura di prevenzione
universale, per offrire protezione ai bambini durante la loro prima stagione
RSV. Oltre ai benefici in termini di salute pubblica ed economici, ciò
permetterebbe l’inserimento nei LEA, e quindi un’offerta omogenea sull’intero
territorio nazionale”.
Estendere la
strategia di profilassi consentirebbe, peraltro, di ridurre gli eventi sanitari
correlati all’RSV evitando i relativi costi.
“In uno studio
di prossima pubblicazione si evidenzia che una strategia di prevenzione, con un
anticorpo monoclonale, estesa a tutti i neonati e bambini che vanno incontro
alla loro prima stagione di RSV determinerebbe una riduzione di oltre 100.000
(-46%) eventi sanitari causati sia dall'infezione acuta da VRS ogni anno
(visite mediche ambulatoriali, accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni,
broncospasmo ricorrente e asma). A questo si aggiunge
una importante riduzione, pari al 39%, delle morti per RSV”, ha
commentato il Professore Francesco
Saverio Mennini, Direttore Centro EEHTA del CEIS, Università degli Studi di
Roma "Tor Vergata" e Presidente SiHTA, aggiungendo “Alla riduzione di eventi sanitari,
corrisponde anche un notevole vantaggio economico, quantificato in una
riduzione di spesa totale pari ogni anno a oltre 30 milioni di euro rispetto
alla situazione attuale (-45%)”.
Anche
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro Europeo per la
Prevenzione e il Controllo delle Malattie (European Centre for Disease
Prevention and Control - ECDC) hanno raccomandato ai NITAG nazionali (National
Immunization Technical Advisory Group) di allargare, sulla base delle evidenze
scientifiche, il concetto di immunizzazione a nuove soluzioni preventive, come
quelle rappresentate dagli anticorpi monoclonali, per malattie infettive che
hanno un importante impatto in termini di Sanità Pubblica5,6.
Alcuni Paesi
europei, come la Francia e la Spagna implementeranno una strategia di
immunizzazione con l’inclusione degli anticorpi monoclonali nel calendario
finanziata dal budget della prevenzione, affinché tutti i bambini nel primo
anno di vita nella loro prima stagione RSV possano essere ugualmente protetti7.
“Le novità
disponibili dalla ricerca rendono possibile un reale cambio di paradigma
nell’approccio della sanità pubblica alla prevenzione dell’RSV, in linea con
diverse organizzazioni internazionali” ha commentato Carlo Signorelli, Presidente National
Immunization Technical Advisory Group (NITAG); Professore Ordinario Igiene e
Sanità Pubblica, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, “In Italia il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale
2023-25, attualmente in fase di discussione all’interno della Conferenza
Stato-Regioni, potrà essere uno stimolo per un approccio sempre più efficace
basato anche su approcci innovativi come la somministrazione preventiva di
anticorpi monoclonali”.
Luciano Ciocchetti, Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, ha concluso “Sosteniamo fermamente iniziative come quella presentata oggi e di cui sono fiero promotore. In qualità di rappresentante del Parlamento mi sono reso disponibile per portare sotto i riflettori una tematica così delicata e importante per tutto il Sistema Paese. È sempre più necessario investire sulla Sanità Pubblica affinché avvenga una profonda riforma del sistema, con l’obiettivo ultimo di tutelare la salute di tutti, soprattutto se si parla di bambini”.
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1 Azzari
C, Baraldi E, Bozzola E, Bonanni P, Coscia A, Lanari M, Mazzone T, Piacentini
G, Mosca F, et al. Epidemiology
and prevention of RSV in Italy. Ital J Pediatr 47, 198 (2021).)
2 Board Calendario per la Vita, Società
Italiana di Pediatria, Società Italiana di Neonatologia, Società Italiana di
Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, Federazione Italiana Medici
Pediatri, Federazione Italiana Medici Medicina Generale. raccomandazioni sul
possibile utilizzo di nirsevimab per la prevenzione universale delle malattie
da RSV in tutti i neonati e bambini alla loro prima stagione di RSV. SIP
official website: https://sip.it/2023/02/17/vrs-calendario-per-la-vita-e-sin/.)
3 Li Y, et al. Global, regional, and national
disease burden estimates of acute lower respiratory infections due to
respiratory syncytial virus in children younger than 5 years in 2019: a systematic
analysis. Lancet. 2022;399:92047–64.
4 Bonanni P, Mennini FS, Staiano A, Orfeo L,
Mosca F, Trama U, Costantino C, Bozzola E, De Rosa MM, Martelli A, Buscagnin M.
Virus Respiratorio Sinciziale: prospettive di una nuova strategia di prevenzione
per tutti i bambini nel primo anno di vita. Medicine & Drugs. Marzo 2023.
Link:
https://www.medicineanddrugs.com/wp-content/uploads/2023/03/MeD_Expert_Opinion_VRS.pdf
5 Sparrow E, Adetifa I, Chaiyakunapruk N, et al. WHO preferred product characteristics for
monoclonal antibodies for passive immunization against respiratory syncytial
virus (RSV) disease in infants - Key considerations for global use. Vaccine.
2022;40(26):3506-3510
6 EU/EEA National Immunisation Technical
Advisory Groups (NITAG) collaboration. September 2020 update. Link:
https://www.ecdc.europa.eu/en/about-us/partnerships-and-networks/national-immunisation-technical-advisory-groups-nitag.
7 Biblio: Asociación Española de Pediatría. Galicia aprueba
la profilaxis frente al VRS y la vacunación frente al rotavirus.
https://vacunasaep.org/profesionales/noticias/galicia-aprueba-nirsevimab-y-vacuna-rotavirus.
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