Rivoluzione nel trattamento dell’alcoldipendenza
Dal 1 ottobre arriverà in Italia nalmefene, il primo e unico farmaco per la riduzione
del consumo di alcol.
“Nalmefene rivoluziona l’approccio
terapeutico all’alcoldipendenza offrendo il vantaggio di proporre al paziente
un obiettivo di trattamento intermedio più realistico e quindi più accettato,
in cui la riduzione del consumo costituisce uno step intermedio per preparare i
pazienti alla completa astensione, oltre che essere associato a una riduzione
della morbilità e mortalità alcol correlate – ha osservato il Prof. Luigi Janiri, professore di Psichiatria,
Università Cattolica del Sacro Cuore.
In Italia si stima circa 1 milione di alcoldipendenti e, di questi,
secondo i dati del Ministero della Salute,
solo 58.000 chiedono aiuto, principalmente poiché non riconoscono il
problema: “tuttavia - osserva il
Prof. Emanuele Scafato, Presidente
della Società Italiana di Alcologia - in Italia il
personale sanitario non è comunque adeguatamente addestrato ad affrontare il
problema.”
Nalmefene è indicato in pazienti adulti con dipendenza da alcol e
livelli di consumo a elevato rischio (> 60g/die per gli uomini, >
40g/die per le donne)
senza sintomi fisici da sospensione e che non richiedono interventi immediati di
disintossicazione.
Viene prescritto
solo congiuntamente a un supporto psicosociale continuativo, mirato
all’aderenza al trattamento e alla riduzione del consumo di alcol. Il
trattamento deve essere iniziato solo in pazienti con livello di consumo ad
elevato rischio anche due settimane dopo la valutazione iniziale e deve essere
assunto “secondo necessità”.
“La posologia secondo necessità contribuisce a responsabilizzare il
paziente verso il suo consumo di alcol – ha sottolineato il Prof. Janiri – e inoltre permette di esporre il paziente a un farmaco solo quando è
necessario.”
Nalmefene
è stato studiato in un programma di tre studi clinici randomizzati,
in doppio cieco, placebo-controllati, su circa 2.000 pazienti con diagnosi di alcoldipendenza.
Gli studi ESENSE 1 e ESENSE 2 hanno valutato l’effetto di nalmefene sul consumo
di alcol a 6 mesi. Lo studio SENSE ha invece valutato efficacia, sicurezza e
tollerabilità a 1 anno.
“Negli
studi ESENSE 1 e 2 i pazienti trattati con nalmefene hanno ridotto in media il
loro consumo totale di alcol di più del 40% durante il primo mese e di circa
il 60% dopo 6 mesi – ha spiegato il Prof.
Janiri – Anche nello studio a lungo
termine, il SENSE, i dati sono stati confermati registrando una riduzione di circa il 67%.”
La
riduzione del consumo di alcol si è tradotta in una diminuzione degli enzimi
epatici, a indicare un minor rischio di danno epatico.
“Nalmefene rappresenta una rivoluzione nel trattamento
dell’alcoldipendenza – ha sottolineato il Dott. Ralph Fassey, Amministratore Delegato Lundbeck Italia – Siamo lieti di poter offrire un approccio
innovativo per questa patologia con forti implicazioni a livello medico, economico
e sociale.”
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