Al via il tour della “Prevenzione Possibile”, l’iniziativa realizzata con il patrocinio di SIPREC, FIMMG, Federfarma e Federfarma-Sunifar con il contributo incondizionato di Mylan
6.000
km in oltre 100 giorni per parlare alle donne italiane di prevenzione e
spingerle a cambiare alcune cattive abitudini
Un truck attrezzato visiterà 31 città italiane per calcolare il rischio cardiovascolare e la densità ossea e sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione primaria
Milano, 5 marzo 2018 - Fumano più degli uomini (sono 5,7 milioni le fumatrici italiane1), soprattutto nella fascia di età tra i 45 ed i 542 (e sono in crescita le fumatrici di 55-74 anni3), più al nord che al sud, sono molto sedentarie (47,3% vs. 37,3% dei maschi)4 ma generalmente, fatta eccezione per il 37,5% che risulta in sovrappeso o obesa5, cercano di mangiare cibi più salutari come frutta e verdura6 e consumano meno alcol7. In media il 31% soffre di ipertensione ed il 14% è in una condizione di rischio.8
Sono queste alcune delle ragioni che portano le donne italiane ad essere più esposte ad alcune malattie, prime fra tutte quelle cardiovascolari, loro killer #1 più di qualsiasi altra patologia. Nel nostro Paese, infatti, il 48,4% dei decessi femminili è causato da malattie cardiovascolari, principalmente cerebrovascolari e ischemiche del cuore, mentre il 23,8% da tumori e il 27,8% da altre patologie.
La prima arma per preservare la salute del cuore è la maggiore conoscenza dei fattori di rischio, alcuni dei quali modificabili, e l’applicazione di poche e semplici regole.
“A differenza degli uomini, le donne sviluppano patologie cardiovascolari con un ritardo di circa 10 anni. Però, laddove si presenta un problema cardiovascolare, la gravità è maggiore - sottolinea il Prof. Stefano Carugo, Responsabile scientifico del progetto Prevenzione Possibile e Direttore di Cardiologia Unità e UCIC, UOC cardiologia dell’Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano - Le azioni di contrasto più efficaci passano anche attraverso la responsabilizzazione di ciascuna donna rispetto alla possibilità di orientare il proprio comportamento verso un’attenzione alla salute in tutto il corso della vita, anche quando sono giovani e si sentono immuni - continua - Sicuramente, le donne sono parzialmente protette fino alla menopausa, ma non bisogna aspettare quella fase della vita per fare prevenzione. È noto, infatti, che la prevenzione primaria per invecchiare senza limitazioni nella quotidianità accompagna tutte le fasi della vita, non solo quella anziana.”
Per portare all’attenzione delle donne
l’opportunità di mettere in pratica piccoli cambiamenti nella vita di ogni
giorno che possono fare la differenza per la loro salute, dall’8 marzo al 26 giugno l’ambulatorio mobile del progetto “Prevenzione Possibile. La salute al
femminile” girerà l’Italia per informare le donne over 35 sull’importanza di modificare alcuni comportamenti
non corretti, offrire consulti medici, fare una valutazione preliminare del
rischio cardiovascolare e misurare la loro densità ossea.
In particolare, sull’ambulatorio mobile, i
medici della FIMMG effettueranno: misurazione del peso, del girovita, della
pressione arteriosa, della frequenza cardiaca tramite ECG, del colesterolo,
della saturazione di ossigeno, e la misurazione della densità ossea attraverso
MOC.
“Un’attività fisica costante, ad esempio,
incide sulla riduzione della morbilità e mortalità cardiovascolare da danno
coronarico, ictus, pressione arteriosa e dislipidemia - continua Carugo - La sedentarietà, al
contrario, rappresenta un fattore di rischio importante per ipertensione,
malattie cardiovascolari e osteoporosi9, un’altra malattia a
prevalenza femminile che incide in modo negativo sulla qualità di vita.”
1 donna su 4 in Italia dopo i
40 anni soffre di osteoporosi e 1 su 3
dopo i 50 anni.
“L’osteoporosi è definita una malattia
silenziosa perché, finché non si verifica una frattura da fragilità, può non
presentare sintomi specifici - aggiunge la Dott.ssa Giuseppina Resmini, del Board scientifico del progetto e
Responsabile del Centro per lo studio dell’osteoporosi e delle malattie
metaboliche dell’osso, UO di Ortopedia e Traumatologia - ASST Bergamo Ovest - Una
diminuzione di altezza, un ipercifosi dorsale e/o un persistente dolore alla
schiena possono indicare la presenza di una frattura vertebrale da
compressione. È importante modificare gli stili di vita finalizzati al
miglioramento della qualità dell’osso e ad abbassare il rischio di frattura con
una dieta equilibrata con un adeguato apporto alimentare quotidiano di calcio e
vitamina D, e con una regolare attività fisica moderata. È necessario giocare
d’anticipo e con questa iniziativa ci auguriamo di incoraggiare le donne a
farlo.”
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di SIPREC (Società Italiana
per la prevenzione cardiovascolare), FIMMG
(Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), FEDERFARMA (Federazione
nazionale unitaria titolari di farmacia) e Federfarma-Sunifar ed il contributo
incondizionato di Mylan.
“Credo fortemente nella necessità
di diffondere una cultura di prevenzione e di educazione sanitaria, in
particolare tra le donne che sono solitamente più attente alla salute dei
familiari che alla propria - dichiara Marco Cossolo, Presidente Federfarma - In questo la farmacia
gioca un ruolo importante, e crescente, perché è il primo presidio sanitario al
quale il cittadino si può rivolgere, situato anche nei piccoli centri, e con
operatori sanitari di elevata professionalità. La tradizionale vocazione della
farmacia a fare prevenzione si sta potenziando con lo sviluppo della farmacia
dei servizi che mette a disposizione numerose autoanalisi, la misurazione della
glicemia, del colesterolo e di altri parametri, e permette di fare screening
quali quelli per l’ipertensione e per il diabete, dando al cittadino la
possibilità di contrastare l'insorgere di una patologia, con vantaggi per la
salute ma anche con risparmi per il SSN.”
l tour “Prevenzione Possibile. La salute al femminile” partirà da
Napoli, in occasione del XVI Congresso
Nazionale della SIPREC, e farà tappa in 31 città.
"Mylan è
onorata di sostenere un progetto così ambizioso come “Prevenzione Possibile” - dichiara Cinzia Falasco Volpin, Country Manager
Italia di Mylan - Abbiamo sempre avuto a
cuore le iniziative per il miglioramento sociale e, oggi più che mai, abbiamo
scelto di rafforzare il nostro impegno con il primo tassello di un più ampio
disegno dedicato alla salute della donna. Un’attenzione che va oltre la ricerca
e lo sviluppo di prodotti studiati per rispondere alle esigenze dell’universo
femminile, e che si traduce nella volontà di fare cultura della prevenzione, a
fianco di partner autorevoli del mondo medico-scientifico e dei professionisti
della salute – conclude – Sostenere le donne mettendo a loro disposizione
informazioni e servizi concreti per accompagnarle in tutte le fasi della loro
vita è nel DNA di Mylan”.
L’iniziativa
“Prevenzione Possibile. LA SALUTE AL FEMMINILE”
Il tour partirà da Napoli il prossimo 8 marzo, in occasione della
Festa della Donna, e si concluderà il 26 giugno. Il truck attrezzato stazionerà
per due giorni in ciascuna delle 31 città coinvolte: Napoli, Cuneo, Imperia, La
Spezia, Trapani, Siracusa, Messina, Reggio Calabria, Crotone, Matera, Lecce,
Foggia, Salerno, Caserta, Latina, Viterbo, Spoleto, Grosseto, Livorno, Arezzo,
Ancona, Parma, Rovigo, Rimini, Vicenza, Trento, Cremona, Pavia, Como, Asti,
Novara. Sull’ambulatorio mobile le donne potranno fruire di un consulto medico
gratuito, della durata di circa 20 minuti, durante il quale il medico svolgerà
la misurazione di alcuni parametri utili ad effettuare una valutazione
preliminare del rischio cardiovascolare o osteoporotico.
Misurazione del peso, del girovita, della pressione arteriosa,
della frequenza cardiaca tramite ECG, del colesterolo, della saturazione di
ossigeno, e la misurazione della densità ossea attraverso MOC.
Tutte le informazioni sull’iniziativa e il calendario delle tappe
del tour sono disponibili sul sito www.prevenzionepossibile.it.
Valutazione
del rischio cardiovascolare globale assoluto 10
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il rischio cardiovascolare
globale assoluto è un indicatore che permette di valutare la probabilità di
ammalare di un evento cardiovascolare maggiore conoscendo il livello di alcuni
fattori di rischio.
L’uso del rischio globale assoluto rispetta l’eziologia
multifattoriale della malattia cardiovascolare: il suo valore viene stimato per
ogni individuo a partire dai principali fattori di rischio presenti. Inoltre,
offre opzioni multiple al trattamento delle persone con rischio aumentato: la
modificazione di ciascuno dei singoli fattori può infatti influenzare in
maniera chiaramente prevedibile il rischio assoluto. Questa possibilità
facilita il rispetto delle preferenze della persona, considerando che la gran
parte delle condizioni di rischio cardiovascolare identificate, come
l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia, sono asintomatiche.
Per valutare il rischio globale assoluto si utilizzano funzioni
matematiche che elaborano dati derivanti da studi longitudinali, condotti su
gruppi di popolazione. La validità di uso di queste funzioni di rischio dipende
dalle caratteristiche della popolazione che le ha generate e degli individui a
cui vengono applicate.
Da queste funzioni sono stati elaborati due strumenti di
valutazione del rischio globale assoluto:
·
LE CARTE DI RISCHIO - sono classi di rischio globale assoluto
calcolate per categorie di fattori di rischio (età, sesso, diabete, fumo,
pressione sistolica e colesterolemia totale).
·
IL PUNTEGGIO INDIVIDUALE - offre, invece, una valutazione più
precisa, perché considera valori continui per alcuni fattori di rischio, cioè
l’età, la colesterolemia totale, l’HDL e la pressione arteriosa sistolica;
include, inoltre, nella stima la terapia antipertensiva, considerando che il
valore di pressione sistolica registrato non è naturale ma dovuto anche al
trattamento specifico; la terapia anti-ipertensiva è anche un indicatore di
ipertensione arteriosa di vecchia data.
1
Dati 2017 Ossfad del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto
superiore di Sanità
2
Le dimensioni della salute in Italia ISTAT 2015
3
Le dimensioni della salute in Italia ISTAT 2015
4
Le dimensioni della salute in Italia ISTAT 2015
5
Le dimensioni della salute in Italia ISTAT 2015
6
Quaderni del Ministero della Salute n.26, aprile 2016
7
Quaderni del Ministero della Salute n.26, aprile 2016
8
Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità http://www.cuore.iss.it/
9
Le dimensioni della salute in Italia ISTAT 2015
10
Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità http://www.cuore.iss.it/
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