Malattie tiroidee, malattie di genere
Milano, 15 aprile
2015.

I disturbi
tiroidei nelle donne
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Oltre il 50% delle persone che soffrono di disturbi alla tiroide non è
consapevole della propria condizione: le donne sono più a rischio degli uomini e
generalmente manifestano questi disturbi in un’età più precoce.
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L’ipotiroidismo rallenta il metabolismo del corpo e, nella forma grave,
può portare anche all’infertilità; l’ipertiroidismo si può manifestare in
diversi gradi, ma anche la condizione lieve, se non curata, può progredire in
forme più severe.
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Nelle ragazze giovani e giovanissime i disturbi tiroidei possono
interferire con la comparsa del primo ciclo mestruale, mentre nelle donne in
gravidanza aumentano il rischio
di aborto spontaneo e parto prematuro.
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Attraverso il rilascio di ormoni tiroidei la tiroide regola il
metabolismo del corpo. Una scarsa produzione di questi ormoni (ipotiroidismo) o
una loro presenza eccessiva (ipertiroidismo) causano disturbi
importanti.
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Per ridurre o evitare le complicanze dovute alle malattie tiroidee, è
fondamentale imparare a riconoscerne i sintomi.
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Gravidanza e menopausa, malattie autoimmuni e terapie a base di iodio
radioattivo o raggi x: questi sono alcuni fra i fattori di rischio per
l’ipotiroidismo; la predisposizione già manifestata in ambito familiare, invece,
è un fattore di rischio comune a ipotiroidismo e ipertiroidismo.
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Molti pazienti non sono consapevoli della propria condizione e non
ricevono una diagnosi corretta e tempestiva: eppure le malattie tiroidee possono
essere individuate con una semplice analisi del sangu.
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