Bayer alza i suoi standard di trasparenza, sostenibilità e impegno
- Con le sue soluzioni, la società punta a ridurre l’impatto ambientale del 30 per cento
- Nel prossimo decennio, circa 5 miliardi di euro saranno investiti in nuovi metodi per combattere le erbe infestanti.
- Ricercatori, giornalisti e rappresentanti delle ONG sono invitati a collaborare, con la loro preparazione scientifica, all’imminente procedura UE di ri-registrazione del glifosate
- I prodotti per la protezione delle colture saranno venduti solamente sui mercati in via di sviluppo che rispettino gli standard della maggior parte dei principali enti regolatori, oltre alle normative locali.
Leverkusen, 14 giugno 2019 – Bayer sta alzando i
suoi standard di trasparenza, sostenibilità e impegno, per dimostrare sempre
maggiore responsabilità, in linea con il suo ruolo di nuovo leader nel settore
agricolo. “Stiamo facendo grandi passi avanti nell’integrare il settore dell'agricoltura
che abbiamo acquisito. Stiamo iniziando a mettere in atto una serie di misure
per aumentare la trasparenza e la sostenibilità della nostra azienda,” ha
dichiarato venerdì Werner Baumann, CEO di Bayer AG. Queste misure rispondono
alle domande e alle preoccupazioni rivolte a Bayer riguardo al suo ruolo nel
settore agricolo nell’anno seguito all’acquisizione di Monsanto “Continueremo a
spingere più in alto i nostri standard, impegnandoci per offrire una vita
migliore a questa generazione e a quelle che verranno.”
L’innovazione ridurrà drasticamente
l’impronta ecologica del portfolio agricolo di Bayer. Con le sue soluzioni, la società punta a ridurre
l’impatto ambientale del 30 per cento entro il 2030. Bayer intende
raggiungere questo obiettivo attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, che
permettano una riduzione dei volumi di agrofarmaci e un’applicazione più
precisa. Tali misure contribuiranno a ristabilire e preservare la biodiversità, combattere il cambiamento
climatico e utilizzare nel modo più efficiente possibile le risorse naturali.
La
società misurerà i progressi confrontando l’indicatore EIQ (Environmental
Impact Quotient) con gli attuali standard di mercato. L’EIQ è stato messo a
punto negli anni ‘90 dalla Cornell University (Stati Uniti) e si riferisce al
volume di tossicità. Rappresenta dunque un sistema di misurazione più
significativo rispetto al semplice volume. Bayer si impegnerà a migliorare
costantemente l’EIQ dei suoi agrofarmaci, investendo in innovazioni di
prim’ordine nei settori seeds and traits, agricoltura digitale, soluzioni
biologiche e nuovi prodotti con bassi residui e dosaggi ridotti. Inoltre, la
società inviterà esperti internazionali e stakeholder a partecipare a un Bayer
Sustainability Council per supportare gli sforzi a livello aziendale.
Sebbene
il glifosate continuerà a giocare un ruolo fondamentale per l’agricoltura e per
il portfolio Bayer, la società si sta impegnando a offrire una più ampia scelta
agli agricoltori e, nel prossimo decennio, investirà circa 5 miliardi di euro
in nuovi metodi per combattere le erbe infestanti. Questo investimento in
ricerca e sviluppo permetterà una migliore comprensione dei meccanismi di
resistenza, la scoperta e la messa a punto di nuovi meccanismi di azione, un
ulteriore sviluppo di soluzioni personalizzate integrate di gestione delle erbe
infestanti e raccomandazioni più precise attraverso strumenti di agricoltura
digitale. Inoltre, sarà approfondita la collaborazione con ricercatori di tutto
il mondo nel campo delle erbe infestanti, al fine di sviluppare soluzioni su
misura per gli agricoltori a livello locale.
La
trasparenza è fondamentale per Bayer. Nel 2017, Bayer ha iniziato a pubblicare
online tutti i suoi studi di Crop Science relativi alla sicurezza, mettendoli a
disposizione di tutti. Da allora, ha pubblicato centinaia di studi su circa 30
composti, compresi tutti i 107 studi sul glifosate di proprietà aziendale. Non
solo: la società guiderà un programma invitando ricercatori, giornalisti e rappresentanti
delle ONG a collaborare, con la loro preparazione scientifica, all’imminente
procedura UE di ri-registrazione del glifosate che inizierà nel corso
dell’anno.
Inoltre,
l’azienda applicherà ai suoi prodotti standard di sicurezza coerenti, anche laddove
dovessero essere più elevati rispetto alle normative locali. Dal 2012, Bayer ha interrotto la vendita di prodotti
considerati di tossicità acuta di classe 1 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità,
nonostante fossero permessi su mercati specifici.
Venerdì,
Bayer ha annunciato che venderà prodotti per la protezione delle colture
solamente sui mercati che rispettino sia
gli standard di sicurezza del mercato locale sia gli standard di sicurezza
della maggior parte dei Paesi con programmi ben sviluppati volti a
regolamentare i prodotti fitosanitari.
Nei
prossimi mesi, la società modificherà le sue politiche di interazione con
ricercatori, giornalisti, enti regolatori e sfera politica in fatto di
trasparenza, integrità e rispetto.
Maggiori
informazioni sul sito www.bayer.com/commitments.
Commenti
Posta un commento