VACCINO ANTI COVID.19
LA
VISIONE DI SIFO
STOCCAGGIO, CONSERVAZIONE
APPROPRIATA, DISTRIBUZIONE SICURA:
I FARMACISTI OSPEDALIERI
DISPONIBILI DA SUBITO PER ASSICURARE
LA CORRETTA GESTIONE DEI
VACCINI
ROMA, 17 NOVEMBRE - Mentre la
pandemia da SARS-CoV-2 continua a tenere il SSN in situazione emergenziale, le
Istituzioni sanitarie italiane ed internazionali si stanno preparando
all'arrivo dei vaccini, attesi per i primi mesi del 2021. Le caratteristiche
tecnico-farmaceutiche che li contraddistinguono e li differenziano dai vaccini
fino ad oggi in commercio per le altre malattie infettive, rendono necessaria una
nuova strategia logistico-distributiva, definita nei giorni scorsi dall’Unione
Europea come “alta priorità continentale”, per garantire una loro adeguata
distribuzione.
Su questo interviene la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi
Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO): “I vaccini anti-Covid.19
potrebbero arrivare presto, ma il nostro Paese deve essere attrezzato ed
organizzato per tutti gli elementi della supply chain specifica, che comprende
arrivo in Italia, stoccaggio, conservazione appropriata e distribuzione sicura
al destinatario finale. I vaccini in arrivo, come è già noto, presenteranno
caratteristiche di trasporto, di conservazione e di stabilità dopo lo
scongelamento molto differenti, con problemi che riguardano la temperatura di
conservazione degli stessi (in alcuni casi a temperature inferiori ai -70°C) e
la stabilità dopo lo scongelamento (5-7 giorni a 2-8°C).”
“Le strutture di Farmacia ospedaliera presenti in tutto il territorio nazionale
sono in grado di gestire in sicurezza i farmaci”, sottolineano il Presidente
SIFO, Arturo Cavaliere ed il Segretario Nazionale, Marcello Pani, “ed i vaccini
finora utilizzati nella pratica clinica vengono gestiti di routine con
temperature differenziate, anche particolarmente basse (2-8°C), e che solo
raramente raggiungono -20°C. Le criticità principali dei vaccini anti-Covid.19
sono determinate dai quantitativi e di conseguenza dai volumi imponenti (sono
attese milioni di dosi), e dalle temperature molto basse di conservazione
(-20°C e/o -70°C) che dovremo gestire nelle nostre strutture: per questo sarà
quindi necessario riorganizzare da subito gli spazi o individuarne di nuovi,
attrezzandoli in maniera conforme alla normativa e alle direttive vigenti per
lo stoccaggio e conservazione”.
Le Farmacie ospedaliere hanno una lunga esperienza di gestione dei prodotti
termosensibili e tutta la “Cold chain” è da tempo governata con sicurezza e
riferimenti chiari, a partire dai concetti di Good Distribution Practices
(GDP), Good Pharmacy Practice (GPP) e Good Storage Practices (GSP) su cui
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato linee guida specifiche.
Per questo SIFO, conferma la propria disponibilità immediata a collaborare con
le Istituzioni e la Cabina di Regia che dovrà gestire con urgenza questo
delicato processo attraverso un nuovo modello di Logistica Integrata con le
Aziende Sanitarie per assicurare su tutto il Territorio Nazionale la corretta
gestione del vaccino anti-Covid.19, curando la sicurezza di conservazione, lo
stoccaggio e la successiva distribuzione.
In allegato: foto di Arturo Cavaliere, Presidente SIFO
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