MonitoRARE: primo rapporto sulla condizione delle persone con Malattia Rara in Italia
Una
fotografia ricca e dettagliata del quadro di riferimento per le patologie rare
in tema di dati, organizzazione socio-sanitaria, formazione e informazione,
ricerca, assistenza e responsabilità sociale. Per la prima volta vengono
aggregati in modo organico e sistematico elementi che interessano e coinvolgono
le 1.079 associazioni di pazienti per gli oltre 670.000 ammalati affetti da
patologia rara del nostro paese.
Le Malattie Rare vengono viste e vissute come un'impegnativa sfida al
Sistema Sanitario Nazionale. Per valutare l'entità di questa sfida è
necessario, però, avere informazioni precise sul quadro di riferimento:
sull'epidemiologia, sull'accesso alla diagnosi, alle terapie, all'assistenza,
oltre che sull'organizzazione socio-sanitaria, giuridica ed economica. Questo
per ottimizzare al meglio le risorse esistenti e intervenire nelle aree di
criticità in un’ottica di sostenibilità globale del sistema.
UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare onlus ha deciso di
raccogliere e aggregare tutti i dati disponibili tra gli attori del sistema
malattie rare, insieme a quelli acquisiti attraverso i propri progetti e dalle
associazioni federate, e non, per dare vita a un documento che offrisse una
visione d'insieme del sistema delle malattie rare nel nostro paese che
includesse anche il punto di vista del paziente, l'interlocutore centrale che
necessita di informazioni valide e attendibili per poter comprendere il
funzionamento dell'organizzazione di cui fa parte e diventare parte attiva
della struttura.
“Ma quanti sono i malati rari in Italia? A questa
semplice domanda - dice Renza Barbon Galluppi, Presidente di UNIAMO
FIMR onlus - il Rapporto dà una riposta complessa quanto è complesso il
bisogno assistenziale delle diverse malattie, ma quello che la Federazione ha
imparato in tanti anni di lavoro sul campo è che la maggior parte dei bisogni
assistenziali sono trasversali e vanno affrontati con azioni di sistema per
dare una risposta organica ed equa.”
"Poter osservare la condizione della persona con malattia rara in
Italia con l'occhio del paziente stesso, come abbiamo realizzato in questo
primo rapporto - dichiara il vicepresidente di UNIAMO FIMR onlus Nicola
Spinelli Casacchia - costituisce una base importante per le politiche
sanitarie e sociali del prossimo futuro, sia a livello Governativo sia a
livello territoriale".
I dati presentati dal Rapporto danno ragione delle eccellenze e
potenzialità del sistema sanitario e sociale del Paese, senza nascondere le
difficoltà e i problemi da risolvere.
Facili ricette risolutive non ce ne sono, ma le parole conclusive
del Rapporto scritte dalla presidente Barbon Galluppi chiariscono le priorità e
le azioni necessarie subito per proseguire il percorso di miglioramento della
qualità di vita della persona con malattia rara in Italia.
Un percorso che si articola tra una ricerca più mirata ai bisogni di
progresso scientifico del paziente raro, una governance del sistema
sanitario e sociale del Paese dove il paziente esperto partecipi ai processi
decisionali e di valutazione dei risultati, una rinnovata assunzione di
responsabilità sociale diffusa tra tutti gli attori del sistema, associazioni
di pazienti e familiari comprese.
"L'auspicio - conclude la presidente Barbon Galluppi - è
che questo primo Rapporto sulla condizione della persona con malattia rara in
Italia avvii una riflessione continua e proficua su questo tema e possa
favorire la realizzazione operativa del Piano Nazionale Malattie Rare 2013-2016
a cominciare dalla sua prima azione programmata: costituire un Comitato
nazionale per le malattie rare per la governance condivisa del settore delle
malattie rare e che veda il paziente esperto componente imprescindibile del
comitato".
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