Fibrosi Polmonare Idiopatica: Boehringer Ingelheim accoglie con favore l’inserimento di nintedanib* nelle Linee Guida Internazionali
- Le nuove Linee Guida raccomandano nintedanib* per il trattamento dell’IPF;
- La raccomandazione attribuisce grande valore al potenziale beneficio di nintedanib* sugli esiti importanti per i pazienti, come il rallentamento della progressione della malattia misurata in termini di declino della capacità vitale forzata (FVC) e mortalità.
Ingelheim, Germania 15 luglio 2015 - Boehringer Ingelheim accoglie con favore le Linee Guida
ATS/ERS/JRS/ALA 2015 sul Trattamento della Fibrosi Polmonare
Idiopatica, che, basate sulle evidenze per il trattamento della
patologia, aggiornano le precedenti linee guida del 2011 e raccomandano
l’impiego di nintedanib* in pazienti con IPF***.
Il comitato delle Linee
Guida ha riconosciuto il grande valore di nintedanib* grazie agli
importanti risultati per i pazienti, quali il beneficio in termini di
rallentamento della progressione della malattia, misurata in termini di declino
della capacità vitale forzata (FVC) e mortalità. Nell’elaborazione della
raccomandazione sono stati considerati anche il costo previsto della terapia e
gli eventi avversi potenzialmente significativi, rilevando che, negli studi
condotti con nintedanib* non c’è stato aumento di eventi avversi gravi, e il
numero dei pazienti che hanno dovuto interrompere la terapia a causa degli
stessi è relativamente basso.
Il Dottor Toby Maher,
Specialista in Malattie Respiratorie presso il Royal Brompton Hospital di
Londra ha dichiarato che: “Queste Linee Guida sono importanti perché forniscono
raccomandazioni preziose ai medici, per migliorare il trattamento e la gestione
di una malattia così grave come la Fibrosi Polmonare Idiopatica. Queste nuove
Linee Guida sottolineano in maniera chiara il ruolo di nintedanib*nel
trattamento dell’IPF”.
Il Dottor Christopher Corsico,
Chief Medical Officer di Boehringer Ingelheim, ha aggiunto che: “L’inserimento
di nintedanib* nelle Linee Guida internazionali segna un passo in avanti
importante nella cura dei pazienti. Sino a poco tempo fa non esistevano opzioni
terapeutiche approvate raccomandate. Nintedanib* è una terapia da assumere due
volte al giorno, di comoda assunzione, che rallenta la progressione della
malattia, in una vasta tipologia di pazienti affetti da IPF, riducendo del 50%
il tasso annuo di declino della funzionalità respiratoria**”.
Il Comitato delle Linee Guida
ha analizzato le evidenze contenute nelle precedenti Linee Guida pubblicate nel
2011 e, su questa base, ha conseguentemente aggiornato le raccomandazioni
terapeutiche. Nintedanib* è
stato valutato in due studi clinici di Fase III identici (INPULSIS®-1 e
INPULSIS®-2), che hanno coinvolto oltre 1.000 pazienti in 24 Paesi2 e in uno
studio clinico di Fase II (TOMORROW), condotto su 432 pazienti.
Il Comitato delle Linee Guida
è composto dai rappresentanti delle principali società medico-scientifiche in
ambito respiratorio a livello mondiale, che comprendono l’American Thoracic
Society (ATS), la European Respiratory Society (ERS), la Japanese Respiratory Society
(JRS) e la Latin American Thoracic Association (ALAT).
Dati clinici su nintedanib*
I due studi clinici
INPULSIS® hanno dimostrato che nintedanib* ha un effetto consistente sul
tasso annuo di declino della FVC, riducendo del 50% il declino della
funzionalità polmonare.2 Il farmaco è l’unica terapia che riduce in maniera
significativa
(68%) il rischio di
riacutizzazioni giudicate≠ gravi. Le riacutizzazioni gravi dell’IPF sono
associate ad alta morbilità e mortalità, e sono la principale causa di ricovero
e mortalità nei pazienti colpiti da questa malattia.
In entrambi gli studi clinici
INPULSIS®, gli eventi avversi più comuni erano di natura
gastrointestinale, di grado lieve o moderato, generalmente gestibili e
raramente hanno comportato l’interruzione del trattamento.
La Fibrosi Polmonare Idiopatica (FPI)
La fibrosi polmonare
idiopatica è una patologia polmonare progressiva cronica, con prognosi infausta
e una sopravvivenza mediana di 2–3 anni dal momento della diagnosi.3 La
malattia è caratterizzata dalla formazione progressiva di tessuto cicatriziale
a livello polmonare, con conseguente perdita di funzionalità respiratoria.3
L’IPF colpisce 14-43 persone ogni 100.000 nel mondo,più comunemente
soggetti di età superiore a 50 anni.3
***Raccomandazione
condizionata significa che i medici sono invitati a presentare ai pazienti le
opzioni terapeutiche e valutare con loro la scelta terapeutica.
Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim
è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a
Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 146 affiliate e più di
47.700 dipendenti. Fondata nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a
ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi
dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della
veterinaria.
Operare in maniera socialmente
responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer
Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali in tutto il mondo, quali ad
esempio l’iniziativa "Making more Health", e l’attenzione per i
propri dipendenti sono parte di questo impegno di responsabilità sociale, così
come lo sono il rispetto, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di
lavoro e della famiglia che costituiscono le fondamenta della mutua
collaborazione fra l’azienda e i suoi dipendenti, e l’attenzione all’ambiente,
alla sua tutela e sostenibilità, che sono sottese in ogni attività che
Boehringer Ingelheim intraprende.
Nel 2014, Boehringer Ingelheim
ha registrato un fatturato netto di circa 13,3 miliardi di euro e
investimenti in ricerca e sviluppo pari al 19,9 percento del suo fatturato
netto.
Per maggiori
informazioni visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com
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