Diabete tipo 2: empagliflozin unico farmaco antidiabetico per riduzione rischio cardiovascolare
Diabete di tipo 2: uno studio clinico dedicato evidenzia
che empagliflozin è l’unico farmaco antidiabetico ad aver dimostrato una riduzione
significativa del rischio cardiovascolare con una significativa riduzione della
mortalità per eventi cardiovascolari
• Empagliflozin dimostra
superiorità per l’endpoint primario cardiovascolare e ottiene una significativa
riduzione della mortalità in soggetti con diabete di tipo 2 ad alto rischio di
eventi cardiovascolari
• I
risultati del trial EMPA-REG OUTCOME® sono
stati presentati al 51° Congresso dell’Associazione Europea per lo
Studio del Diabete (EASD) e pubblicati sul New England Journal of Medicine
(NEJM)
Ingelheim,
Germania e Indianapolis, Stati Uniti, 17 settembre 2015 –
Empagliflozin di Boehringer Ingelheim e di Eli Lilly and Company’s (NYSE: LLY)
riduce in maniera significativa il rischio per l’endpoint combinato di
mortalità cardiovascolare (CV), infarto del miocardio non-fatale o ictus
non-fatale del 14%, quando aggiunto alla terapia standard, in pazienti
con diabete di tipo 2 (T2D) ad alto rischio di eventi cardiovascolari. La
riduzione della mortalità cardiovascolare è stata del 38%, senza alcuna
differenza significativa nel rischio di infarto non-fatale o ictus non-fatale.
Inoltre,
la terapia con empagliflozin ha dimostrato un minor rischio di mortalità per
tutte le cause (riduzione del 32%) e di ricovero per insufficienza cardiaca
(riduzione del 35%).
“Questi
risultati sono nuovi ed incoraggianti per i milioni di persone con diabete di
tipo 2 a rischio di malattia cardiovascolare. Affrontare il peso degli eventi
cardiovascolari, compresa la mortalità, è al centro delle terapie per il
diabete, e sino ad ora nessun farmaco per questa patologia era stato associato
a una riduzione della mortalità” - ha dichiarato il principale sperimentatore del
trial Dottor Bernard Zinman, Direttore del Centro di Diabetologia del Mount
Sinai Hospital; Ricercatore Senior dell’Istituto di Ricerca Lunenfeld
Tanenbaum, e Professore di Medicina dell’Università di Toronto - “In questo
studio, empagliflozin ha dimostrato di prevenire 1 decesso cardiovascolare su
3”.
L’aspettativa
di vita per coloro che soffrono di diabete di tipo 2 ad alto rischio
cardiovascolare è, in media, ridotta di un tempo cche può arrivare fino a
dodici anni1, con circa il 50% di decessi in più.2,3 L’effetto
di empagliflozin in questo trial è stato osservato in aggiunta alla terapia
standard . Ciò significa che il beneficio si è visto al di là e in
aggiunta alle altre terapie (quali ad esempio farmaci antiipertensivi e
ipolipemizzanti) che i pazienti stavano già assumendo per il diabete e/o
malattie cardiovascolaie concomitanti.
“I
risultati del trial EMPA-REG OUTCOME® sono
promettenti per gli operatori sanitari e per i loro pazienti” - ha dichiarato
il Dottor Christopher P. Cannon, Divisione Cardiovascolare del Brigham and
Women's Hospital e Professore di Medicina dell’Harvard Medical School, che non
è stato coinvolto nello studio - “I pazienti del trial erano già trattati con
farmaci che hanno dimostrato di ridurre gli eventi cardiovascolari.
L’osservazione che empagliflozin abbia realizzato un’ulteriore riduzione della
mortalità cardiovascolare in aggiunta a questi altri farmaci è un risultato
molto significativo”.
Il
profilo di sicurezza complessivo di empagliflozin è stato sovrapponibile a
quello riscontrato in studi precedenti. L’incidenza di chetoacidosi diabetica è
stata pari o inferiore allo 0,1% e simile in tutti i gruppi in trattamento.
Questi
risultati sono stati presentati alla 51°edizione del Congresso Annuale
dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (European Association
for the Study of Diabetes) in corso a Stoccolma, e contemporaneamente
pubblicati sul New England Journal of Medicine www.nejm.org.
“L’alleanza
fra Boehringer Ingelheim e Lilly in Diabetologia è felice di condividere i
risultati del trial EMPA-REG OUTCOME® con la
comunità scientifica” - ha dichiarato il Professor Hans-Juergen Woerle, Vice
Presidente Mondiale Medicine di Boehringer Ingelheim - “La malattia
cardiovascolare è la prima causa di mortalità per chi soffre di diabete di tipo
2 nel mondo, e ridurre questo rischio, compresa la mortalità, è una componente
essenziale della gestione del diabete”.
Lo studio
EMPA-REG OUTCOME®
Studio a
lungo termine, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, con gruppo di
controllo a placebo, condotto su oltre 7.000 pazienti con diabete di tipo 2 ad
alto rischio di eventi cardiovascolari di 42 Paesi. Nel trial EMPA-REG OUTCOME® ci
sono stati 772 eventi relativi all’outcome primario in un periodo mediano
di osservazione di 3,1 anni.
Lo studio
è stato strutturato per valutare l’effetto di empagliflozin (10mg o
25mg una volta/die) aggiunto a terapia standard, rispetto a placebo, aggiunto a
terapia standard. L’endpoint primario predefinito è stato il tempo intercorso sino
al verificarsi del primo fra i seguenti eventi: decesso per causa cardiovascolare
o infarto del miocardio non-fatale o ictus non-fatale. Lo studio è stato
disegnato per valutare inizialmente la non-inferiorità della terapia in studio
e successivamente la sua superiorità.
Lo
standard terapeutico ha compreso farmaci ipoglicemizzanti e farmaci
cardiovascolari (compresi antiipertensivi e ipolipemizzanti).
Dei 7.020
pazienti trattati, oltre il 97 percento ha completato lo studio e del 99
percento di questi pazienti si è stato valutato lo stato vitale a fine studio.
Le analisi e i risultati sono stati validati e confermati in maniera
indipendente dall’Università di Friburgo, Germania, Centro Accademico
specializzato in analisi statistica di fama internazionale.
Empagliflozin
Empagliflozin
è un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2) orale,
altamente selettivo, in monosomministrazione giornaliera, approvato in Europa,
Stati Uniti e altri Paesi del mondo come terapia per adulti con diabete
di tipo 2.
Empagliflozin
riduce la glicemia in soggetti con diabete di tipo 2, inibendo il
riassorbimento renale del glucosio, con conseguente eliminazione del glucosio
nelle urine. L’inibizione del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2
agisce indipendentemente dalla funzionalità delle cellule beta pancreatiche e
dalle vie dell’insulina.
Empagliflozin non va
assunto da pazienti con diabete di tipo 1, né come trattamento della
chetoacidosi diabetica (aumento dei chetoni nel sangue o nelle urine).
L’alleanza fra Boehringer
Ingelheim ed Eli Lilly and Company
Nel gennaio 2011 Boehringer
Ingelheim ed Eli Lilly and Company hanno annunciato la loro alleanza in
diabetologia per lo sviluppo di farmaci, in alcune delle principali classi
farmacologiche in questo ambito. L’alleanza sfrutta i rispettivi punti di forza
delle due aziende farmaceutiche, che sono fra le maggiori a livello mondiale,
dimostrando l’impegno a realizzare terapie e la dedizione a rispondere ai
bisogni dei pazienti affetti da diabete. A seconda dell’area geografica,
le due aziende promuovono insieme o separatamente le molecole che ciascuna
parte ha contributo all’alleanza.
Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim è
una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a
Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 146 affiliate e più di
47.700 dipendenti. Fondata nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica
a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi
dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della
veterinaria.
Operare in maniera socialmente
responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer
Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali in tutto il mondo, quali ad
esempio l’iniziativa "Making more Health", e l’attenzione per
i propri dipendenti sono parte di questo impegno di responsabilità sociale,
così come lo sono il rispetto, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi
di lavoro e della famiglia che costituiscono le fondamenta della mutua
collaborazione fra l’azienda e i suoi dipendenti, e l’attenzione all’ambiente,
alla sua tutela e sostenibilità, che sono sottese in ogni attività che
Boehringer Ingelheim intraprende. Nel 2014, Boehringer Ingelheim ha registrato
un fatturato netto di circa 13,3 miliardi di euro e investimenti in ricerca e
sviluppo pari al 19,9 percento del suo fatturato netto. Per maggiori
informazioni visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com
Lilly Diabetologia
Lilly è leader mondiale in diabetologia sin
dal 1923 quando ha introdotto la prima insulina commerciale al mondo. L’azienda
vanta una lunga tradizione sui cui fonda la sua azione volta a soddisfare i
diversi bisogni di coloro che soffrono di diabete e delle persone che se
prendono cura. Con la sua ricerca, le sue collaborazioni, il suo portafoglio
sempre più ampio di prodotti e la sua incessante determinazione a mettere a
disposizione soluzioni vere – da farmaci a programmi di sostegno e molto altro
– Lilly Diabetologia opera per migliorare la vita di coloro che nel mondo
soffrono di diabete. Per maggiori informazioni visitate il sito www.lillydiabetes.com.
Eli Lilly and Company
Lilly è un’azienda mondiale leader nel
settore healthcare che alla scoperta di nuove soluzioni unisce l’attenzione per
l’individuo al fine di migliorare la vita delle persone nel mondo. Fondata
oltre un secolo fa da un uomo impegnato a creare farmaci d’alta qualità che
rispondono a bisogni reali, Lilly è rimasta fedele a quella missione in ogni
sua attività. Le persone di Lilly nel mondo operano per scoprire e rendere
disponibili farmaci che cambiano positivamente la vita dei pazienti che hanno
bisogno di quelle terapie, per aumentare le conoscenze e migliorare la gestione
delle patologie e dare il proprio contributo al bene comune con attività
filantropiche e opere di volontariato. Potete trovare maggiori informazioni
su
www.lilly.com e newsroom.lilly.com/social-channels.
Il presente comunicato stampa contiene
dichiarazioni previsionali (forward-looking statement, così come definiti nel
Private Securities Litigation Reform Act del 1995) su empagliflozin come
terapia per pazienti con diabete di tipo 2 assieme a dieta ed esercizio fisico
e riflette le convinzioni attuali di Lilly. Lo sviluppo e la
commercializzazione di qualsiasi prodotto farmaceutico sono soggetti a
significativi rischi e incertezze, tra cui quelli relativi all’eventualità che
futuri risultati di studi siano diversi da quelli ottenuti ad oggi, e a
ulteriori approvazioni da parte delle autorità regolatorie. Potete trovare
ulteriori informazioni su questi ed altri rischi ed incertezze negli ultimi
documenti aziendali depositati presso la SEC statunitense (Form 10-Q e Form
10-K). Salvo ove previsto ai sensi di legge, Lilly non si assume alcun obbligo
di aggiornare le dichiarazioni previsionali al verificarsi di eventi successivi
alla data dl presente comunicato.
BIBLIOGRAFIA
1. The Emerging Risk Factors Collaboration: Association of
Cardiometabolic Multimorbidity With Mortality. JAMA. 2015;314(1):52-60.
2. Nwaneri C, Cooper H, Bowen-Jones D. Mortality in type 2 diabetes
mellitus: magnitude of the evidence from a systematic review and meta-analysis.
The British Journal of Diabetes & Vascular Disease. 2013;13(4):192-207.
3. Morrish NJ, et al. Mortality and causes of death in the WHO
Multinational Study of Vascular Disease in Diabetes. Diabetologia. 2001;
44 Suppl 2:S14-21
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