Gestione pratica dei pazienti con fibrillazione atriale: nuovo studio clinico su dabigatran
Nuovo studio clinico su dabigatran 
per valutare la gestione pratica dei pazienti con fibrillazione atriale, 
durante procedura di ablazione
- Sono oltre 200.000 i pazienti con fibrillazione atriale (FA) che ogni anno nel mondo si sottopongono a intervento di ablazione per normalizzare il ritmo cardiaco1,2,3
 - Poiché la procedura aumenta il rischio di formazione di trombi4, durante l’intervento, la terapia anticoagulante è fondamentale per prevenire l’ictus
 - Il nuovo studio RE-CIRCUIT™ valuterà sicurezza ed efficacia del trattamento ininterrotto con l’anticoagulante dabigatran etexilato durante l’intervento di ablazione5
 
Ingelheim, 
Germania, 20 giugno, 2014 – Boehringer Ingelheim annuncia l’avvio di 
un nuovo studio su dabigatran etexilato in pazienti con fibrillazione atriale 
(FA). Lo studio, denominato RE-CIRCUIT™, valuterà sicurezza ed efficacia della 
terapia anticoagulante ininterrotta con dabigatran etexilato in pazienti con FA, 
che si sottopongono ad ablazione transcatetere.5 I risultati di 
questo studio sono previsti nel 2016.
L’ablazione è un intervento 
mini-invasivo di routine che viene eseguito per normalizzare il ritmo 
cardiaco.6 Ogni anno nel mondo si eseguono oltre 200.000 procedure di 
ablazione in pazienti con fibrillazione atriale, una irregolarità del ritmo 
cardiaco.1,2,3 Per la maggior parte di questi pazienti è fondamentale 
assumere un anticoagulante in quanto l’aritmia di cui soffrono aumenta sino a 
cinque volte il rischio di ictus.7 La prevenzione della formazione di 
trombi e di ictus è ancora più importante durante l’intervento di ablazione, in 
quanto la procedura stessa aumenta temporaneamente questo 
rischio.4
“Al momento non ci sono Linee 
Guida internazionali sull’uso specifico dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) 
durante gli interventi  di ablazione, nonostante il loro uso diffuso in pazienti 
con fibrillazione atriale non valvolare. Lo studio RE-CIRCUIT™ fornirà 
importanti conoscenze per la gestione clinica dei pazienti che necessitano di 
terapia anticoagulante durante questi interventi” ha commentato il Presidente 
dello Steering Committee dello studio RE-CIRCUIT™ Professor Hugh Calkins, 
Professore di  Cardiologia e Direttore del Servizio di Aritmologia e del 
Laboratorio di Elettrofisiologia del Johns Hopkins Hospital di Baltimora, USA. 
“Riteniamo che dabigatran possa offrire una favorevole alternativa terapeutica 
rispetto alla terapia anticoagulante standard con warfarin, durante gli 
interventi di ablazione. La possibilità di anticoagulazione continua con 
dabigatran durante l’ablazione semplificherebbe la gestione della procedura da 
parte dei medici”.
RE-CIRCUIT™ è uno dei vari nuovi 
studi che Boehringer Ingelheim sta avviando nell’ambito del programma di trial 
clinici RE-VOLUTION® per valutare ulteriormente dabigatran in differenti 
contesti clinici e nuove popolazioni di pazienti.5 RE-VOLUTION® è un 
programma vasto di studi clinici su dabigatran che comprende, tra  gli altri, 
anche gli studi RE-DUAL PCI™ e RE-SPECT ESUS™, annunciati di recente, per un 
totale di 15 trial clinici che coinvolgono oltre 55.000 pazienti, in più di 44 
Paesi del mondo, quando anche i nuovi studi saranno 
completati.5
Dabigatran 
è un farmaco approvato in oltre 100 Paesi del mondo ed è l’unico Nuovo 
Anticoagulante Orale per il quale sono disponibili oltre 6 anni di dati a lungo 
termine.5 La principale indicazione di dabigatran è la prevenzione 
dell’ictus e delle embolie sistemiche in pazienti adulti con fibrillazione 
atriale non-valvolare, per i quali le attuali Linee Guida raccomandano l’uso di 
dabigatran (indicazioni di Classe I).8,9,10 L’esperienza clinica con 
dabigatran supera i 3 milioni di anni/paziente per tutte le indicazioni per le 
quali il farmaco è stato approvato.5
Lo studio 
RE-CIRCUIT™
Lo studio RE-CIRCUIT™ 
(Randomized Evaluation of dabigatran etexilate 
Compared to warfarIn in pulmonaRy vein 
ablation: assessment of different peri-proCedUral 
antIcoagulation sTrategies) valuterà l’uso della terapia 
interrotta con dabigatran durante l’intervento di ablazione, rispetto 
all’assunzione continua di warfarin. RE-CIRCUIT™ è uno studio internazionale, 
che comprenderà 610 pazienti con fibrillazione atriale parossistica o 
permanente, per i quali è prevista una prima ablazione.5 I pazienti 
verranno randomizzati a ricevere dabigatran 150mg due volte/die  o warfarin con 
INR compreso tra 2,0 e 3,0.5 I pazienti saranno poi monitorati con un 
follow-up di 90 giorni dopo la procedura.5
Nello studio clinico RE-CIRCUIT™ 
il primo indicatore di successo terapeutico è rappresentato dalla percentuale di 
sanguinamento maggiore, come definito dall’International Society on 
Thrombosis and Haemostasis (ISTH),11 a 90 giorni dalla procedura 
di ablazione.  Gli endpoint secondari comprendono la percentuale di 
ictus o formazione di trombi nei primi 30 giorni e a 90 giorni dall’intervento; 
percentuali di sanguinamento maggiore (come definito dall’ISTH) a 30 giorni 
dall’intervento; e il beneficio clinico netto  (percentuale combinata di eventi 
di sanguinamento maggiore come definito dall’ISTH, formazione di trombi o ictus) 
a  30 giorni e a 90 giorni dall’intervento, oltre alle complicanze connesse alla 
procedura di ablazione (versamento pericardico o complicanze a livello 
dell’accesso venoso).5
Dabigatran 
etexilato
L’esperienza clinica con dabigatran 
etexilato è superiore a quella di tutti gli altri Nuovi Anticoagulanti Orali e 
supera i 3 milioni di anni/paziente per tutte le indicazioni per le quali il 
farmaco è stato approvato nel mondo. Dabigatran è sul mercato da oltre 6 anni ed 
è un farmaco approvato in più di 100 Paesi.5
Le indicazioni per cui dabigatran è 
attualmente approvato sono:12,13
·      
Prevenzione 
dell’ictus e delle embolie sistemiche in pazienti con fibrillazione atriale 
non-valvolare e un fattore di rischio per l’ictus; 
·      
Prevenzione 
primaria di eventi di tromboembolismo venoso in pazienti che si sottopongono a 
chirurgia elettiva di sostituzione totale dell’anca o del 
ginocchio;
·      
Trattamento di 
trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP) e prevenzione delle 
recidive di TVP ed EP negli adulti. 
Dabigatran, 
inibitore diretto della trombina (IDT), è stato il primo farmaco di una nuova 
generazione di anticoagulanti orali ad azione diretta ad essere stato approvato 
e  reso disponibile sul mercato per rispondere a un forte bisogno insoddisfatto 
di terapie per la prevenzione e il trattamento delle malattie tromboemboliche 
acute e croniche.12,14 Gli inibitori diretti della trombina ottengono 
potenti effetti antitrombotici, bloccando in modo specifico l’attività di questo 
enzima, principale responsabile nel processo di formazione di 
trombi.15 A differenza degli antagonisti della vitamina K, che 
agiscono in maniera variabile, tramite i diversi fattori della coagulazione, 
dabigatran realizza un’anticoagulazione efficace, prevedibile e riproducibile 
con basso potenziale di interazione con altri farmaci e nessuna interazione con 
il cibo, senza richiedere il monitoraggio regolare della coagulazione né 
aggiustamenti di dosaggio.14,16
Boehringer Ingelheim
Il Gruppo Boehringer Ingelheim è 
una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il Gruppo ha sede a 
Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 142 affiliate e più di 47.400 
collaboratori. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà 
familiare, si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di 
prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina 
umana e della veterinaria.
Operare in maniera socialmente 
responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer 
Ingelheim che include l’impegno a livello mondiale in progetti sociali, come 
l’iniziativa “Making More Health” e l’attenzione ai propri collaboratori. 
Rispetto, pari opportunità ed equilibrio lavoro/vita privata costituiscono le 
fondamenta della reciproca collaborazione. Tutela e sostenibilità ambientale 
sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende. 
Nel 2013, Boehringer Ingelheim ha 
registrato un fatturato netto di circa 14,1 miliardi di euro. Gli investimenti 
in Ricerca e Sviluppo corrispondono a circa il 19,5% del fatturato 
netto.
Per maggiori 
informazioni  visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com
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