Quarta edizione del Meeting Surfattante 2015
Assistenza e ricerca insieme per un
obiettivo comune:
migliorare la prognosi dei neonati
prematuri con insufficienza respiratoria grave
Esperti neonatologi
riuniti a Parma per fare il punto sulle nuove terapie per la gestione ottimale
dei neonati prematuri, in un’ottica di maggiore personalizzazione dell’assistenza
Parma, 18 giugno 2015
–
Al via oggi a Parma, presso lo Starhotels Du Parc, la quarta edizione del
“Meeting Surfattante 2015. Dagli ELGA ai LATE PRETERM: quale approccio?”,
patrocinato dalla Società Italiana di Neonatologia, con il contributo
non condizionante di Chiesi Farmaceutici e con il Coordinamento
Scientifico dei dottori Gianluca Lista, Direttore SC Neonatologia della
Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi e Giovanni
Vento, Segretario del Gruppo di Studio di Pneumologia Neonatale della
Società Italiana di Neonatologia.
Il convegno nazionale
vedrà la partecipazione di centinaia di esperti neonatologi da tutta Italia,
riuniti per fare il punto sugli approcci terapeutici più innovativi con il
Surfattante, determinanti per migliorare ulteriormente la gestione dei
neonati pretermine con insufficienza respiratoria.
“E’ il caso dei
neonati prematuri affetti da Sindrome da Distress Respiratorio (RDS), la cui
sopravvivenza dipende dall’immediata somministrazione di surfattante esogeno.
Quello di origine animale, poractant alfa (Curosurf®), è un
farmaco salvavita che ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza diventando il
trattamento d’elezione per la RDS neonatale. – dichiara il Dottor
Giovanni Vento, Segretario del Gruppo di Studio di Pneumologia Neonatale
della Società Italiana di Neonatologia - Recenti studi hanno suggerito
la possibilità di somministrazione del surfattante nei neonati pretermine in
associazione con supporti respiratori non invasivi, che garantirebbe una migliore
distribuzione del surfattante stesso, determinandone di concerto una maggiore
efficacia clinica. L’OPTIMIST-A Trial, appena iniziato, fornirà dati esaurienti
sulla efficacia di questo approccio nella gestione di neonati con età
gestazionale compresa tra 25 e 28 settimane. Partirà invece a settembre 2015 un
altro interessante trial multicentrico nazionale italiano, l’INRECSURE-Trial,
organizzato dal Gruppo di Studio di Pneumologia Neonatale della SIN, che
valuterà l’efficacia di una manovra di reclutamento alveolare subito prima
della somministrazione di surfattante, seguita da immediata estubazione, in
neonati di età gestazionale compresa tra 24 e 27 settimane. Tale approccio
garantirebbe una migliore distribuzione del surfattante stesso e una sua conseguente
maggiore efficacia clinica”.
La carenza di
surfattante polmonare colpisce l’1% dei nati vivi e l’incidenza è
tanto più elevata quanto più bassa è l’età gestazionale: dei nati intorno alla
30esima settimana di gestazione 1 neonato su 4, circa il 25%, è a
rischio. La percentuale raddoppia, avvicinandosi al 50%, nei nati tra le
26-28 settimane.
Comune nei bambini
prematuri - più probabile se il peso alla nascita è inferiore al chilogrammo -
anche l’apnea primaria dovuta allo sviluppo incompleto delle aree del
cervello che controllano la respirazione che, unitamente all’immaturità
dell’apparato polmonare, determina insufficienza respiratoria, rallentamento
del battito cardiaco o una diminuzione della quantità di ossigeno nel sangue.
Nei casi severi è necessario un approccio farmacologico a base di caffeina
citrato (Peyona®), che stimola i centri che controllano il
respiro a livello di sistema nervoso centrale e che ha dimostrato di aumentare
il tasso di sopravvivenza dei neonati senza deficit neurologici. Un nuovo
studio post-autorizzativo su caffeina citrato in attesa di pubblicazione (Studio
PASS), ha valutato la sicurezza e l’efficacia del farmaco, oggi
commercializzato in diversi Paesi europei. E’ emerso che su 506
prematuri distribuiti in 21 Centri, 4 dei quali italiani, l’80%
di essi (n. 407) ha interrotto il trattamento a seguito della completa
risoluzione del disturbo. Confermata anche la buona tollerabilità di
caffeina citrato sia nel trattamento dell’apnea che in indicazioni off-label
quali la profilassi dell’apnea e la facilitazione dell’estubazione tracheale.
“Grazie alla
disponibilità di farmaci innovativi e salvavita, come il surfattante esogeno, è
migliorata la prognosi a medio-lungo termine dei piccoli prematuri.
Dalla introduzione sul mercato di Curosurf® ad oggi, sono stati
infatti curati circa 3 milioni di bambini nel mondo. Se oggi possiamo
salvare neonati di meno di 28 settimane, o che pesano meno di un chilogrammo
ciò si deve, non di meno, anche alla professionalità e alla competenza delle
eccellenze italiane che sono in grado di fornire un’assistenza di qualità e
sempre più individualizzata” - conclude Marco Zibellini, Direttore
Medico di Chiesi Farmaceutici, azienda leader mondiale nell’area
neonatologica e da sempre impegnata in progetti di formazione per migliorare la
pratica clinica dei neonatologi.
Chiesi Farmaceutici S.p.A.
Chiesi Farmaceutici è un gruppo
internazionale orientato alla ricerca, con 80 anni di esperienza e con sede a
Parma. Chiesi ricerca, sviluppa e commercializza farmaci innovativi nelle aree
terapeutiche respiratoria e della medicina specialistica. Il Centro Ricerche di
Parma, i laboratori di Parigi (Francia), Rockville (USA), Chippenham (UK) e il
team di R&S della società danese Zymenex, appartenente al gruppo,
collaborano ai programmi pre-clinici, clinici e registrativi del Gruppo. Chiesi
impiega circa 4.100 persone, 515 delle quali dedicate ad attività di ricerca e
sviluppo.
Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a
visitare il sito www.chiesi.com.
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