MALATTIE RESPIRATORIE: 1 BAMBINO SU 3 NE È AFFETTO, 8 VOLTE SU 10 LA CAUSA È VIRALE
ANTIBIOTICI: INEFFICACI E PERICOLOSI SE USATI NON
APPROPRIATAMENTE
IL RESVERATROLO INIBISCE LA REPLICAZIONE VIRALE LO SVILUPPO
DELLE MOLECOLE CHE FAVORISCONO L’INFIAMMAZIONE
Milano, 10 febbraio 2017 - Le malattie delle alte vie
respiratorie costituiscono le più frequenti patologie in età pediatrica, a
volte si tratta di un semplice raffreddore, altre di una più complicata
rinosinusite, altre volte si tratta di un’infezione respiratoria ricorrente e
altre ancora di forme allergiche.
“Dal punto di vista epidemiologico, secondo i dati dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, le infezioni respiratorie sono la maggior causa di
malattia nel mondo e sono responsabili del 18% dei casi di morte nei bambini
con meno di 5 anni,” spiega Michele Miraglia Del Giudice, Pediatra e
Allergologo presso la Seconda Università di Napoli. “In Italia rappresentano
circa l’80% delle visite pediatriche: infatti il 25% dei bambini entro il primo
anno di vita e il 18% di quelli con età compresa fra 1 e 4 anni sono affetti da
infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) che sono generalmente non gravi ma
presentano un elevato impatto sulla qualità di vita del bambino e dei genitori
che si ritrovano a fare i conti con assenze da scuola e dal lavoro fino a 10-12
volte l’anno, quasi una volta al mese. Si calcola inoltre che il 10% dei
bambini soffra di rinite allergica ed è opinione diffusa che i pazienti
allergici possano presentare una maggiore suscettibilità a contrarre infezioni
respiratorie rispetto ai bambini non allergici, generando un circolo vizioso.
Possiamo infine dire che un terzo della popolazione pediatrica ha problemi alle
alte vie respiratorie più o meno cronici.”
“Che si parli di raffreddore, influenza, sinusiti o allergie
il naso è sempre coinvolto,” precisa Matteo Gelardi, Otorinolaringoiatra,
Policlinico Universitario di Bari, “e in particolare la mucosa nasale, chiamata
così proprio perché produce il muco che rappresenta la prima barriera di difesa
dagli agenti esterni quali batteri, virus, particolato atmosferico e pollini.
La principale causa delle infezioni delle vie aeree è rappresentata dalla
fisiologica immaturità immunologica del bambino. Nei primi 3 anni di vita
esiste una difficoltà nella produzione anticorpale, soprattutto verso antigeni
polisaccaridici. Questa scarsa efficienza delle risposte anticorpali è
responsabile anche di una incompleta memoria immunologica con rischio di
recidività della stessa infezione. Anche altri meccanismi di difesa sono
immaturi; la riduzione della clearance mucociliare determina infatti un
prolungamento della permanenza dei patogeni nelle mucose nasali e faringee
facilitando l’infezione. Di fronte ad un’infezione delle alte vie aeree il
primo quesito che si pone è sulla sua origine: sarà batterica o virale? È un
circolo vizioso, conclude l’esperto, perché un’infezione virale determina
modificazioni che favoriscono l’infezione batterica e può volgere a batterica
se non trattata appropriatamente”.
“I virus sono i principali microorganismi coinvolti nelle
infezioni respiratorie,” continua Paola Mastromarino, Microbiologa e Virologa,
Dipartimento Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Università La Sapienza di
Roma. “In particolare in più del 60% i rhinovirus ne sono la causa e sono
associati ad almeno il 60% degli episodi di esacerbazione dell’asma. I
principali agenti eziologici delle infezioni delle alte vie respiratorie oltre
ai rhinovirus sono il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), gli adenovirus, i
virus influenzali e parainfluenzali. Tuttavia è possibile che queste infezioni
virali possano favorire la successiva insorgenza di una infezione batterica
originando quadri clinici di maggiore gravità. Solo per il virus dell’influenza
è disponibile un vaccino che previene l’infezione, in generale, poche infezioni
virali possono essere curate con farmaci antivirali specifici. Recenti
pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che il resveratrolo, un polifenolo
naturale prodotto dalle piante, ha l’effetto di inibire la replicazione di
rhinovirus, virus dell’influenza e virus respiratorio sinciziale. Il
resveratrolo, inoltre, riduce drasticamente la sintesi di molecole
pro-infiammatorie indotte dall’infezione, che sono le principali responsabili
dei sintomi associati alle infezioni virali delle alte vie respiratorie.
L’utilizzo del resveratrolo nella pratica medica è stato limitato dalla sua
scarsa solubilità e stabilità in soluzione acquosa ma, recentemente, è stata
messa a punto una formulazione acquosa in combinazione con il
carbossimetilbetaglucano che conferisce solubilità e stabilità al resveratrolo,
ritardandone la naturale degradazione e aumentando anche la sua
biodisponibilità, velocità di assorbimento e idratazione mucosale, senza
condizionare la sua attività biologica”.
“Se, a causa di un’infezione virale delle alte vie
respiratorie,” aggiunge Lorenzo Drago, Microbiologo, Università degli Studi di
Milano, “le cellule ciliate del naso non riescono ad espletare al meglio il
proprio lavoro, si possono instaurare delle sovrainfezioni batteriche che
tendono a formare dei biofilm, un insieme di cellule batteriche adese in
maniera tenace ad una superficie ed incluse in una matrice extracellulare
composta essenzialmente da polisaccaridi e proteine. I biofilm costituiscono
una modalità di crescita protetta che consente ai batteri di sopravvivere in un
ambiente ostile e li rende in grado di resistere sia all’azione del sistema
immunitario che agli antibiotici che, incapaci di penetrarlo, risultano
inefficienti. Per questi motivi i biofilm sembrano essere coinvolti in
un’altissima percentuale di infezioni croniche o recidivanti a carico di
diversi apparati (respiratorio, urinario, gastroenterico, ecc.) e questo è uno
dei motivi principali per il quale si stanno cercando strategie alternative e
sinergiche: da una parte demolire il biofilm e dall’altra superare il fenomeno
della resistenza batterica dovuta ad un uso smodato e incontrollato degli
antibiotici non solo negli ospedali e nelle comunità, ma anche nell’agricoltura
e in particolare negli animali da allevamento”.
Ma anche nelle forme allergiche, il complesso di
resveratrolo e carbossimetilbetaglucano in spray nasale (LinfoVir® plus),
brevettato da NÓOS, ha dimostrato di essere efficace. Studi condotti in bambini
affetti da rinite allergica persistente e infezioni respiratorie ricorrenti
hanno evidenziato che la somministrazione intranasale topica di questo
complesso riduce significativamente sia i sintomi nasali (come prurito,
starnuti, rinorrea, tosse e ostruzione), sia l’insorgenza di nuove infezioni
respiratorie, e conseguentemente anche i giorni di febbre, le assenze da scuola
e il numero di visite pediatriche. Tra gli effetti biologici del resveratrolo
vanno sicuramente annoverati quelli antivirali e antiossidanti, quelli sul
sistema immunitario (protezione dall'infezione ed aumentata difesa anti
effettiva), antiallergica, sul sistema cardiovascolare (attività
anti-aterosclerotica, anti- ipertensiva ed anti-aggregante).
“Rispetto ad altre soluzioni terapeutiche testate
sull’adulto e “adattate” al bambino, il complesso di resveratrolo e
carbossimetilbetaglucano ha dimostrato le sue proprietà con studi effettuati su
pazienti in età pediatrica”, conclude Paola Mastromarino.
Commenti
Posta un commento