Trapianto d’organo: accesso ad una nuova vita.
Come la relazione
medico-paziente e la tecnologia possono contribuire alla salute ed all’aderenza
alla terapia.
· A 5 anni, la
sopravvivenza è del 75% per il trapianto di fegato e dell’85%
per quello di rene.
· Da un’indagine
realizzata sui pazienti trapiantati di rene emerge il bisogno di essere supportati nella gestione e
assunzione della terapia immunosoppressiva, fondamentale per il mantenimento del
trapianto.
· Disponibile per i
pazienti trapiantati di rene l’app ReNew, un aiuto concreto per la corretta
gestione quotidiana del percorso di cura e lo scambio di informazioni con il
medico in tempo reale.
Milano, 13 dicembre 2018 – “Il trapianto di rene mi ha permesso di riappropriarmi
del tempo per la mia famiglia, per me stessa, per le mie amicizie, per il mio
lavoro”. “Dopo l’intervento ho riacquisito la forza fisica e mentale, ho
ripreso a cucinare, fare lunghe passeggiate al mare e leggere, prima non avevo
né energia, né concentrazione”. Con queste parole alcuni pazienti riceventi
trapianto di rene descrivono la “rinascita”
dal trapianto, come emerge da un’indagine
etnografica realizzata da Elma Research per conto di Chiesi Italia, la filiale
italiana del Gruppo Chiesi. La ricerca, illustrata oggi a
Milano, ha analizzato il vissuto dei pazienti trapiantati di rene, con
particolare attenzione all’impatto sulla quotidianità della terapia cronica
anti-rigetto, al fine di far emergere i principali
bisogni insoddisfatti riscontrati nella fase post-trapianto. Tra questi, il
bisogno dei pazienti di sentirsi meno soli una volta tornati a casa. In
risposta a queste esigenze è stata messa a punto ReNew, l’app sviluppata grazie al supporto di Chiesi Italia, dedicata ai pazienti riceventi trapianto di
rene - 20mila in Italia -, per
aiutarli a gestire correttamente la terapia e rendere più semplice e immediata
la condivisione delle informazioni col medico.
Il trapianto apre le porte a una nuova vita per i pazienti
con insufficienza funzionale di rene e di fegato, non soltanto perché
aumenta la sopravvivenza, ma perché
è in grado di donare qualità di vita
agli anni vissuti. La chiave di questo successo è l’aderenza, cioè la partecipazione attiva e consapevole del
paziente alle raccomandazioni sul programma terapeutico: farmaci, visite ed
esami periodici, una gestione complessa per la quale necessita di un aiuto.
In tema di donazioni,
il 2017 è stato un anno record per l’Italia, con 1.763 donatori complessivi (+9%
rispetto al 2016, +29% rispetto al
periodo 2013-2017). Anche i trapianti sono aumentati, raggiungendo quota 3.950 (+6% rispetto al 2016, +27%
rispetto al periodo 2013-2017), di cui 1.934
trapianti di rene e 1.296 trapianti
di fegato [4]. Dati positivi, supportati dal miglioramento della
qualità di vita dopo il trapianto, che confermano l’eccellenza dell’attività
trapiantologica nel nostro Paese.
“Per i pazienti con malattia renale cronica grave, il
trapianto di rene rappresenta il trattamento d’elezione rispetto alla dialisi,
quest’ultima vissuta come un periodo drammatico, fatto di sacrifici,
limitazioni e prospettive incerte, con una mortalità a 5 anni superiore al 70%, a fronte di una sopravvivenza del
trapianto superiore all’85%”, dichiara Loreto Gesualdo, Professore di Nefrologia
all’Università di Bari e Past President
della Società Italiana di Nefrologia. “La
corretta assunzione della terapia immunosoppressiva, negli orari e nei dosaggi
prescritti, è un fattore determinante per il buon esito del trapianto. I
farmaci che riducono gli effetti collaterali e il numero di somministrazioni
giornaliere sono senza dubbio accettati meglio dai pazienti, che possono
inoltre trovare nella tecnologia a portata di smartphone una preziosa alleata
per migliorare la qualità delle cure ed evitare dimenticanze”.
La terapia
immunosoppressiva, che ha inizio durante l'intervento chirurgico e prosegue per
tutta la vita del paziente, è mirata a prevenire il rigetto d’organo.
“Il trapianto di fegato rappresenta un’importante
opportunità terapeutica in presenza di malattia epatica cronica ed epatite
fulminante, quando le terapie farmacologiche e chirurgiche non sono in grado di
assicurare la sopravvivenza del paziente”, afferma Patrizia Burra, Professore di Gastroenterologia all’Università di
Padova e Past President dell’International Liver Transplantation Society.
“La qualità della vita riconquistata grazie all’organo
ricevuto in dono va di pari passo con l’aderenza, che resta un problema aperto,
soprattutto tra gli adolescenti, nei quali il trapianto si inserisce in un
periodo evolutivo già di per sé complesso. In tal senso, sarebbe auspicabile
implementare servizi di supporto psicologico che aiutino i pazienti, non solo
pediatrici, nel percorso di accoglimento dell’organo ricevuto, di gestione
quotidiana della nuova vita e di accettazione della terapia cronica”.
La app ReNew rientra tra i servizi di
supporto al paziente: le sue funzionalità consentono di ricordare dosi e orari di assunzione dei farmaci previsti dal piano
terapeutico, valutare l’andamento di
pressione arteriosa, il peso, l’attività fisica svolta, essenziali per
preservare la salute del rene trapiantato. Un modo per avere sempre a portata di mano le informazioni e condividerle con il
medico. Infine, i video educazionali rispondono al bisogno dei pazienti di
trovare riscontro ai tanti quesiti che si presentano nel quotidiano.
“L’impegno di Chiesi nell’area dei trapianti ha
l’obiettivo di mettere a disposizione dei pazienti soluzioni terapeutiche
efficaci, tollerate e con modalità di assunzione semplificate, in grado di
favorire l’aderenza e il ritorno a una quotidianità il più normale possibile”, commenta Raffaello Innocenti, Direttore Generale di
Chiesi Italia. “La nostra visione
paziente-centrica ci spinge ad andare oltre il farmaco, supportando, ad
esempio, lo sviluppo delle tecnologie digitali che possono giocare un ruolo
chiave nella gestione dei molteplici aspetti che caratterizzano una condizione
così complessa come quella del trapianto, sia dal punto di vista emotivo, sia
nella corretta gestione quotidiana del percorso di cura”.
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