DIETISTI: CHI SONO E COSA FANNO
Nel mondo della nutrizione e della dietetica, dove sempre
più spesso è la confusione ad essere protagonista, è bene fare un po’ di
chiarezza. La Federazione nazionale degli Ordini dei TSRM e delle PSTRP (cioè
la Federazione del nuovo Maxi Ordine) e ANDID (Associazione maggiormente
rappresentativa dei Dietisti) danno il loro contributo a un’informazione
obiettiva.
Sul Dietista, commenta il presidente della Federazione
Alessandro Beux, da troppo tempo vengono veicolate informazioni errate,
fuorvianti e di conseguenza denigranti, presenti anche su alcuni siti
istituzionali.
Roma, 2 luglio 2019 - “Il dottore ha detto che devo
mettermi a dieta”. Da chi devo andare? Dal Dietista o dal Nutrizionista?
Nominativi simili ma che spesso creano confusione in chi si avvicina alle
diete. Ma chi sono queste figure così importanti e cosa fanno?
Con l’aiuto dell’ANDID (Associazione
Nazionale Dietisti) vediamo di fare chiarezza. In Italia il Dietista, il cui
profilo professionale è stato normato col DM 744/94, è il professionista
sanitario laureato (SNT/3) che:
· è competente per tutte le
attività finalizzate alla corretta applicazione
dell’alimentazione e della nutrizione;
dell’alimentazione e della nutrizione;
· organizza e coordina le
attività specifiche relative all’alimentazione in generale e
alla dietetica in particolare;
alla dietetica in particolare;
· svolge la propria
attività professionale in ambito pubblico o privato;
· elabora, formula ed attua
le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità
da parte del paziente.
da parte del paziente.
· collabora con altre
figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del
comportamento alimentare
comportamento alimentare
· studia ed elabora la
composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni
nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l’organizzazione dei servizi di
alimentazione di comunità di sani e di malati
nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l’organizzazione dei servizi di
alimentazione di comunità di sani e di malati
Nello specifico il Dietista lavora in autonomia, prestando la propria opera sia in
ambito pubblico, nel Sistema sanitario nazionale, che in quello privato, sia in regime
di lavoro dipendente che libero professionale.
Anche
sull’aggettivo nutrizionista, che spesso viene fatto seguire alla
qualifica professionale di medico, biologo, ecc…, occorre far chiarezza: non
esiste nessuna norma dello Stato che riconosce il nutrizionista quale
professione sanitaria
a sé stante.
A livello internazionale, come
affermato sia da ICDA (International Confederation of Dietetics Associations)
che da EFAD (European Federations of Associations of Dietetics Associations) si
concorda sul fatto che “tutti i Dietisti sono nutrizionisti, mentre non
tutti i nutrizionisti sono Dietisti”.
In ambito internazionale, infatti, già
dal 2014, ICDA definisce così il Dietista Nutrizionista: “È il professionista che applica
la scienza dell’alimentazione e della nutrizione per promuovere la salute,
prevenire e trattare le patologie ottimizzando la salute di individui, gruppi,
comunità e popolazione”.
A livello europeo EFAD ha così
definito il Dietista: "Una persona con una qualifica legalmente
riconosciuta in nutrizione e dietetica che applica la scienza della nutrizione
all'alimentazione e all'educazione di gruppi di persone e di individui sia in
stato di salute, sia di malattia".
Purtroppo, queste specificità non sono
ancora così chiaramente conosciute - spiega Massimiliano Paganini (Coordinatore
del Gruppo per gli Aspetti giuridici e medico-legali della Federazione).
Relativamente alla prescrizione,
occorre peraltro precisare che in Italia, secondo la legislazione vigente, essa
è attività tipica del laureato in medicina e chirurgia, compresa quella
relativa alla dieta più appropriata (cioè al trattamento
dietetico-nutrizionale), laddove questa assuma il carattere della terapia in
persone affette da patologia. Pertanto, nel caso in cui il medico, sulla base
della propria diagnosi clinica, attivi il percorso di assistenza nutrizionale,
il Dietista lo implementa collaborando con la persona assistita -e/o suo
familiare, caregiver, ecc…-, adottando una pratica professionale basata
sulle prove di efficacia, con l’autonomia e la responsabilità che sono proprie
di ciascuna professione sanitaria.
Possiamo affermare che il Dietista, ai
sensi di legge, per formazione e abilitazione, è l’unico professionista
sanitario autorizzato ad attuare l’assistenza nutrizionale in tutte sue fasi:
valutazione, diagnosi, intervento, monitoraggio e rivalutazione.
È importante sapere che il corso di
laurea triennale in dietistica continua a essere il percorso di studi più
completo in ambito di nutrizione e dietetica, essendo anche l’unico, nel suo
ambito, che prevede almeno 3000 ore di tirocinio formativo, e che non può
pertanto essere ritenuto meno importante di quello fatto da altri
professionisti con laurea magistrale, sia perché tutti i professionisti
sanitari, Dietista compreso, possono essere in possesso anche della laurea
magistrale specifica della propria area (nel caso del Dietista LM - SNT3), sia
perché le competenze del professionista si valutano sui contenuti dei piani
didattici e sugli obiettivi formativi dei corsi di laurea, e non soltanto in
base alla loro durata.
Spiace constatare ancora una volta, osserva
Beux, Presidente della Federazione Nazionale TSRM PSTRP che si debba continuare
a spendere tante energie per ribadire concetti scontati, poiché supportati da
normative e percorsi formativi ventennali, quando tali energie potrebbero
essere più utilmente impiegate per combattere chi invece esercita una
professione sanitaria in modo abusivo.
In tale contesto, l’Ordine
nazionale dei TSRM e delle PSTRP dà la propria disponibilità a un sereno e
costruttivo confronto con Istituzioni ed enti sussidiari dello Stato sulla
tematica in questione.
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