I nuovi dati su aflibercept dimostrano la possibilità di prolungare gli intervalli tra le iniezioni
- I dati dello studio ALTAIR dimostrano che è possibile effettuare le iniezioni con un intervallo di 12 settimane o anche più
- I nuovi dati sono stati presentati all’EMA per aggiornare le attuali informazioni sul prodotto
Milano,
26 febbraio 2018 – Bayer ha presentato all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nuovi
dati per aggiornare le attuali informazioni di prodotto relativi ad aflibercept,
iniezione intraoculare.Gli studi recenti, infatti, dimostrano la possibilità di
un’estensione dell’intervallo di dosaggio nel primo anno di trattamento. Se approvata, questa opzione
terapeutica alternativa consentirebbe ai medici di prolungare l’intervallo fra
un’iniezione e l’altra, fino a 12
settimane e oltre, a seconda della necessità del singolo paziente nel primo
anno di trattamento.
Attualmente,
le informazioni di prodotto su aflibercept
,in pazienti
con deficit visivo dovuto alla forma umida della degenerazione maculare senile
(wAMD), raccomandano uno schema di trattamento bimestrale per il primo anno, dopo
tre dosi mensili iniziali. La proposta
di modifica si basa sui dati provenienti dallo studio clinico di fase IV ALTAIR presentato di recente e che hanno
dimostrato come, alla fine del primo anno, per circa il 60% dei pazienti trattati
con aflibercept era possibile programmare l’iniezione successiva dopo 12
settimane o più.
I dati dello
studio di Fase IV ALTAIR si aggiungono alle evidenze che dimostrano i vantaggi
di un regime proattivo e precoce con aflibercept.
Il farmaco di Bayer è stato approvato nella maggior parte dei
paesi per cinque indicazioni terapeutiche in pazienti affetti da deficit visivo
dovuto a: forma umida della degenerazione maculare senile (wet AMD), occlusione
venosa retinica (RVO; RVO di branca o RVO centrale) ed edema maculare diabetico
(DME). Inoltre, il farmaco è stato anche approvato per il trattamento della
neovascolarizzazione coroideale miopica .
Bayer e Regeneron Pharmaceuticals, Inc.
stanno collaborando allo sviluppo di aflibercept: Regeneron possiede i diritti
esclusivi negli Stati Uniti, mentre Bayer detiene i diritti esclusivi di
commercializzazione del farmaco al di fuori degli USA.
Lo studio di
Fase IV ALTAIR ha valutato l’efficacia e la sicurezza di aflibercept in
pazienti affetti dalla forma umida di
AMD utilizzando due diversi regimi di dosaggio Treat and Extend (T&E). I
pazienti che hanno partecipato allo studio hanno ricevuto tre dosi mensili
consecutive di farmaco Bayer, seguite da un’unica iniezione dopo due mesi al
baseline. Alla settimana 16, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi
randomizzati 1:1 sottoposti al trattamento a intervalli di due mesi, ma con
estensione di ulteriori quattro o due settimane a seconda del gruppo di
trattamento. Allo studio hanno partecipato un totale di 225 pazienti con età
uguale o superiore a 50 anni in 40 centri giapponesi.
L’intervallo di trattamento è stato definito dai medici in base a
criteri prestabiliti, tenendo conto dei parametri
morfologici e delle variazioni in termini di migliore acuità visiva corretta
(BCVA). L’intervallo fra le iniezioni di aflibercept dopo la visita della
settimana 16 era compreso fra un minimo di 8 settimane e un massimo di 16.
L’obiettivo primario di ALTAIR era la variazione della migliore acuità
visiva corretta (BCVA) rispetto al baseline, misurata dal punteggio sulla scala
Early Treatment Diabetic Retinopathy Study (ETDRS) alla settimana 52. Gli altri
obiettivi in termini di efficacia comprendevano la percentuale di pazienti che
mantenevano la capacità visiva, la percentuale di pazienti che guadagnavano
almeno 15 lettere rispetto al baseline, la variazione media dello spessore
retinico centrale (CRT) rispetto al baseline e la percentuale di soggetti senza
liquido alla tomografia a coerenza ottica, rilevate alla settimana 52. Sono
stati valutati il numero di iniezioni e l’ultimo intervallo di trattamento.
I risultati relativi agli eventi avversi sono coerenti con il profilo
di sicurezza noto di aflibercept e non sono state osservate differenze
sostanziali fra i bracci di trattamento nelle prime 52 settimane. Lo studio
proseguirà fino alla settimana 96.
Al termine
del primo anno dello studio ALTAIR, per circa il 60% dei pazienti curati con aflibercept
si poteva programmare l’iniezione successiva dopo 12 settimane o più.
La
forma umida della degenerazione maculare senile
Se non trattata, la
degenerazione maculare senile (AMD) è una delle cause principali di cecità
acquisita. La degenerazione maculare può essere secca (non essudativa) o umida
(essudativa). Nella forma umida della AMD, i nuovi vasi sanguigni crescono
sotto la retina, causando fuoriuscite di sangue e fluido. Queste perdite
provocano la distorsione e disfunzione della retina, creando punti ciechi nella
visione centrale e possono determinare anche cecità nei pazienti affetti dalla
patologia. La forma umida della AMD è la causa principale di cecità fra le
persone con età superiore a 65 anni negli USA e in Europa.
VEGF Il fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF) è una
proteina presente per natura nell’organismo. In un corpo sano, il suo ruolo
consiste nello stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi)
per supportare la crescita di tessuti e organi. Tuttavia, questo fattore è
associato anche allo sviluppo anomalo di nuovi vasi sanguigni nell’occhio, che
presentano un’eccessiva permeabilità che causa edemi.
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