Dermatologia: esperti italiani promuovono gli skinbooster come “terapia per la pelle”
Dall’impiego antiage a trattamento per migliorare
l’aspetto in diverse condizioni dermatologiche
Appena
pubblicato sul Journal of Drugs in
Dermatology un documento di consenso di esperti italiani sull’uso clinico dell’acido
ialuronico NASHA (acido ialuronico stabilizzato di origine non animale): non
solo come trattamento cutaneo anti-età ma anche come “terapia” che contribuisce
a migliorare alcuni quadri clinici dermatologici agendo sulla qualità
complessiva della pelle.
Milano, 20 febbraio 2018 – L’acido ialuronico trova
largo impiego in vari campi della medicina: dermatologia e chirurgia estetica,
ma anche in oftalmologia, ortopedia e otorinolaringoiatria. In campo estetico viene
solitamente utilizzato, oltre che per incrementare i volumi e correggere le
pieghe e i solchi della cute, anche per la sua capacità di ripristinare
l'idratazione ottimale della pelle richiamando acqua nel derma
superficiale migliorandone elasticità e luminosità. Grazie alle sue particolari
proprietà, l’acido ialuronico NASHA, acido ialuronico stabilizzato non animale,
alla base dei cosiddetti skinbooster è stato protagonista di un recente
documento di consenso1 pubblicato da un gruppo di esperti italiani
sul Journal of Drugs in Dermatology
che verrà presentato al 21° Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia
Estetica SIES - VALET, in programma dal 23 al 25 febbraio 2018 a Bologna.
«Gli skinbooster» spiega Carlo Di Gregorio, chirurgo
plastico di Palermo, «sono gel iniettabili a base di acido ialuronico NASHA
e sono largamente impiegati per combattere i segni dell’invecchiamento della
cute. La consensus pubblicata sul Journal of Drugs in Dermatology ha raccolto i
risultati di numerosi studi condotti con Restylane® SkinboostersTM
Vital* e Restylane® SkinboostersTM Vital Light* e dimostrato che
questi prodotti, al di là dall’essere dei trattamenti estetici, rappresentano a
tutti gli effetti una terapia per la pelle. Secondo recenti studi istologici,
infatti, l’acido ialuronico, iniettato a livello del derma profondo e del
tessuto adiposo dermico, ha la capacità di stimolare i fibroblasti promuovendo
la formazione di tessuto collagene. La loro azione sulla struttura della pelle
li rende molto promettenti nel trattamento di alcune condizioni cliniche. Ad
esempio, recenti studi hanno mostrato l’efficacia dell’acido ialuronico NASHA nel
migliorare l’aspetto delle cicatrici da acne proprio grazie alla stimolazione
della produzione di collagene. Nel trattare le cicatrici da acne, un ulteriore vantaggio di questo trattamento è
dato dalla possibilità di combinarlo all’impiego di altre tecnologie, quali ad
esempio il laser, che possono contribuire efficacemente al risultato finale.
Gli skinbooster trovano impiego anche nel trattamento dell’atrofia cutanea e sottocutanea, conseguente ad impropria iniezione di corticosteroidi. In un case report che ho recentemente pubblicato, prosegue Di Gregorio, l’utilizzo degli skinbooster in associazione ad altre formulazioni di acido ialuronico NASHA ha permesso di ottenere la completa correzione di questo quadro patologico».
Gli skinbooster trovano impiego anche nel trattamento dell’atrofia cutanea e sottocutanea, conseguente ad impropria iniezione di corticosteroidi. In un case report che ho recentemente pubblicato, prosegue Di Gregorio, l’utilizzo degli skinbooster in associazione ad altre formulazioni di acido ialuronico NASHA ha permesso di ottenere la completa correzione di questo quadro patologico».
Come riportato dagli autori della consensus, i
trattamenti con gli skinbooster risultano minimamente invasivi, sicuri e
efficaci nel miglioramento della texture cutanea e nel mantenimento della
qualità della pelle riscuotendo un elevato livello di soddisfazione da
parte dei pazienti.
«Oltre al trattamento delle imperfezioni cutanee» continua
Magda Belmontesi, dermatologa di Milano, «questi prodotti sono
stati impiegati e si stanno dimostrando promettenti anche nella secchezza
marcata della pelle che colpisce i soggetti con dermatite atopica. Le fasi acute o di riaccensione della malattia si
manifestano sulla pelle con vescicole, rossore intenso, prurito, bruciore e
fissurazioni di variabile intensità e il più delle volte necessitano di cure
farmacologiche, quali steroidi e altri farmaci specifici. In remissione,
persiste molto spesso la secchezza, in particolare sul dorso delle mani e sul
volto, una condizione che può talvolta diventare invalidante per il paziente
che presenta pelle ruvida e lichenificata (ispessita) con perdita della naturale
elasticità e flessibilità. È in questa fase che l’utilizzo degli skinbooster
può indurre un notevole miglioramento della qualità della pelle e la
regressione della secchezza e della lichenificazione, dando un notevole
beneficio sulla qualità di vita del paziente. Inoltre, nella mia personale
esperienza, conclude Magda Belmontesi, utilizzo questi dispositivi anche nelle
donne in terapia con tamoxifene, farmaco che viene assunto per anni dalle
pazienti con pregresso tumore del seno, che porta una marcata secchezza
soprattutto della cute del viso».
Il loro innovativo meccanismo di azione rende gli
skinbooster prodotti di eccellenza per la prevenzione e il trattamento dei
segni dell’invecchiamento cutaneo, sia esso fisiologico o fotoindotto, quali
perdita di elasticità della pelle, presenza di microrugosità e grinzosità
cutanee.
«Considerato solo un approccio frivolo e esteriore,
la ricerca della bellezza spesso coincide con quella della salute e del
benessere» chiarisce Katia Vignoli, psicoterapeuta
di Milano «e non basta recuperare un’immagine ringiovanita secondo canoni
estetici standardizzati: l’intento profondo è quello di recuperare il proprio volto, rispondente a un’unicità
che per ciascuno di noi è il valore primario, quello di far dire allo specchio
“sì, quello sono proprio io”. La ricerca di una “seconda giovinezza” grazie ai
trattamenti estetici è per lo più una risposta all’ansia causata dalla
difficoltà di riconoscersi nel proprio aspetto che cambia con il trascorrere
del tempo. È infine importante sottolineare che la bellezza che si conquista
attraverso la cura, oltre a rinnovare un atto d’amore verso noi stessi, ha il
potere di renderci alleato il tempo. Il tempo della cura è infatti un tempo
utile, che, scorrendo, rilascia in progressione i suoi effetti terapeutici. Non
più quindi un nemico che incalza e aggredisce, ma uno spazio necessario per
restituirci il volto in cui riconoscersi e riconciliarsi, a viso scoperto, con se
stessi e con il mondo».
Bibliografia
1Belmontesi et al., Injectable Non-Animal Stabilized Hyaluronic Acid as a
Skin Quality Booster: An Expert Panel Consensus. J Drugs Dermatol. (2018) 17(1):83-88. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29320592.
*I marchi Restylane® e
SkinboostersTM vengono citati ad
esclusivo uso dei giornalisti per completezza di informazione
Restylane è un marchio di proprietà Nestlé Skin Health
S.A.
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