Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determina di AIFA che autorizza l’inclusione di un beneficio aggiuntivo dell’acido acetilsalicilico
L’Aspirina a bassa dose riduce di
circa un quarto i casi di cancro nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
Italia primo paese al mondo a
riconoscere il beneficio preventivo
cardio-oncologico del farmaco
Il risultato raggiunto con un
trattamento a lungo termine e a basse dosi. L’effetto più evidente nel cancro
del colon-retto. In corso uno studio europeo per dimostrare l’efficacia del
farmaco nel prevenire recidive e metastasi in persone già operate per questa
neoplasia
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Milano, 12 novembre 2018 – L’acido
acetilsalicilico riduce in maniera significativa il rischio di ammalarsi di
tumore nel paziente ad alto rischio cardiovascolare (secondo l’AIRC, un uomo su
due e una donna su tre, nel corso della loro vita, svilupperanno questa
malattia). Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina
dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’Italia è il primo Paese al mondo a
riconoscere ufficialmente questo beneficio preventivo aggiuntivo del farmaco
nei pazienti trattati per la prevenzione cardiovascolare. Un importante
risultato dimostrato da due meta analisi: la prima ha considerato 4 studi che
hanno arruolato 14.033 pazienti trattati con acido acetilsalicilico per la
prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria. Dopo circa 5 anni di
utilizzo, l’acido acetilsalicilico a basse dosi (da 75 mg fino a 300 mg/die) ha
ridotto di quasi il 40% l’incidenza del cancro del colon-retto. Una seconda
meta-analisi, che ha considerato 6 studi in prevenzione primaria su 35.535
persone ad elevato rischio cardiovascolare, che hanno utilizzato acido
acetilsalicilico (a basse dosi, 75-100 mg/die), ha evidenziato una riduzione
dell’incidenza complessiva di cancro del 24% a partire dal quarto anno di
trattamento.
“La decisione dell’AIFA riconosce che la prevenzione
del cancro colo-rettale rappresenta un beneficio aggiuntivo di una
prevenzione cardiovascolare a lungo termine con acido acetilsalicilico a basse
dosi - spiega il Prof. Carlo Patrono, Docente di Farmacologia
all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. Un riconoscimento basato
sulle stesse evidenze scientifiche ha motivato la United States
Preventive Services Task Force (USPSTF) a formulare nel 2016 nuove
linee guida per la prevenzione primaria delle complicanze cardiovascolari e del
cancro colo-rettale con acido acetilsalicilico a basse dosi”.
“Queste linee guida definiscono il beneficio che l’uso
di acido acetilsalicilico a basso dosaggio apporta in persone ad alto rischio
cardiovascolare (del 10% o superiore a 10 anni, di età compresa tra i 50 e i 59
anni, e a basso rischio emorragico), nella prevenzione del cancro al
colon-retto – afferma il Prof. Andrea De Censi, Direttore Oncologia
Medica dell'Ospedale Galliera di Genova -. Inoltre, da decenni si stanno
accumulando evidenze scientifiche da studi indipendenti a supporto di un effetto
di basse dosi di acido acetilsalicilico nel ridurre sia l'incidenza che la
mortalità di diversi tumori nella popolazione generale, con i dati più robusti
a sostegno di un effetto preventivo contro il cancro del colon-retto”. In
Italia nel 2018 sono stimate circa 51.000 nuove diagnosi di questa neoplasia,
al secondo posto sia tra gli uomini (15% di tutti i nuovi tumori) che tra le
donne (13%), preceduta rispettivamente dalla prostata e dalla mammella. La
sopravvivenza a 5 anni è pari al 66% per il colon e al 62% per il retto. A
seconda della natura degli studi, il periodo di latenza varia fra i 3 e 10
anni, perché l'effetto preventivo dell’aspirina nei confronti del cancro
colo-rettale sia dimostrabile in maniera statisticamente convincente.
“Una recente metanalisi – sottolinea il Dr. Luis
Alberto García Rodríguez, Direttore CEIFE (Centro Español de Investigación
Farmacoepidemiológica) di Madrid - ha evidenziato una riduzione di rischio più
marcata con l’aumento della durata (almeno 5 anni), in particolare nei tumori
del pancreas, ovaio e cervello. In questa metanalisi, 105 studi originali in
218 pubblicazioni hanno riportato una riduzione del rischio anche con una
durata inferiore (meno di 5 anni). I risultati sono in linea con un altro
studio che ha mostrato una riduzione del rischio nel carcinoma colo-rettale già
dopo il primo anno di trattamento con acido acetilsalicilico a basso dosaggio.
L’effetto aumenta leggermente con una durata maggiore”. Sono in corso ricerche
per chiarire in che modo l’acido acetilsalicilico determini l’effetto
chemiopreventivo. “La nostra ipotesi di lavoro – afferma il Prof. Patrono - è
che si tratti dello stesso meccanismo attraverso il quale l’acido
acetilsalicilico a basse dosi esercita un effetto cardioprotettivo, cioè l’inibizione
dell’attivazione piastrinica. La conseguenza di questa inibizione sarebbe
rappresentata da una ridotta liberazione da parte delle piastrine di molteplici
fattori che favoriscono la crescita tumorale e la diffusione metastatica delle
cellule tumorali. Il nostro Gruppo di Ricerca presso l'Università Cattolica del
Sacro Cuore ha vinto quest'anno un Catalyst Grant di Cancer
Research UK insieme con altri gruppi di ricerca che operano in istituzioni
accademiche inglesi e americane per indagare ulteriormente il meccanismo
d'azione dell’aspirina nella prevenzione di alcuni tumori”.
Un aspetto che richiede un approfondimento riguarda i
dosaggi. “Recenti analisi – conclude il Prof. De Censi – suggerirebbero infatti
un effetto legato al peso corporeo. Inoltre, sono in corso studi sull’acido
acetilsalicilico in associazione alla terapia oncologica nel paziente già
trattato chirurgicamente per cancro al colon-retto. Presso la struttura di
Oncologia dell’Ospedale Galliera di Genova è attivo uno studio europeo per
testare gli effetti dell’acido acetilsalicilico a dosi cardiovascolari su
pazienti precedentemente operati per cancro al colon-retto nella riduzione
dell’insorgenza di un secondo evento e di metastasi”.
“Siamo soddisfatti della decisione dell’AIFA, che
rappresenta un passaggio importante nella storia dell’acido acetilsalicilico e
che recepisce numerose evidenze scientifiche sul tema della prevenzione
cardio-oncologica con basse dosi di acido acetilsalicilico – conclude Franco
Pamparana, Direttore Medico di Bayer –. Sarà così possibile estendere i
grandi benefici in termini di prevenzione oncologica offerti dal farmaco a
un’ampia popolazione di pazienti in prevenzione cardiovascolare”.
Nel frattempo, per coinvolgere la popolazione sui temi
della prevenzione cardiovascolare, Bayer ha lanciato una campagna di
sensibilizzazione e creato un sito di approfondimento: “Il battito del cuore”
disponibile all’indirizzo www.ilbattitodelcuore.it
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