DALLE EVIDENZE SCIENTIFICHE ALLE STRATEGIE DI MARKETING: LA NUTRACEUTICA CHE FUNZIONA È SEMPRE PIÙ SIMILE AL PHARMA
Con un fatturato 2015 di circa 2,5
miliardi di euro in Italia, volumi di vendita in crescita costante e una presenza
sempre più diffusa in numerose aree terapeutiche, la nutraceutica si candida a
divenire un segmento fondamentale nel comparto Healthcare: non solo per i dati di
mercato, ma anche per i benefici che può offrire a medici e pazienti. A Expo2015
un panel di esperti ha evidenziato quali passi la nutraceutica deve ancora
compiere per affermare definitivamente il proprio ruolo di alleato strategico
della salute.
Milano, 21 ottobre 2015 – I prodotti nutraceutici – definiti anche
alimenti-farmaco per le loro proprietà nutrizionali e terapeutiche – sono
sempre più diffusi fra i consumatori italiani: senza dubbio per la loro comprovata
efficacia preventiva contro numerose malattie, ma anche in funzione di ausilio
e di complemento alle cure in diverse aree terapeutiche. Lo confermano i dati
di vendita relativi all’anno 2014, discussi questa
mattina nel corso dell’incontro “Pensare
Nutraceutico, riflessioni e metodi”, che si è svolto all’interno di Expo
2015. Il mercato dei nutraceutici ha
raggiunto la ragguardevole cifra di circa 2,5
miliardi di euro (12 mesi mobili a luglio 2015) con un trend positivo del +9,1 % a valori e con oltre 176 milioni di unità vendute nello stesso
arco temporale (+8,9%). Tra le prime classi terapeutiche, a valori,
registriamo gli integratori di vitamine e sali minerali, seguiti dai probiotici
e dagli energetici. Da segnalare il 5° posto occupato dai coadiuvanti nel
controllo del colesterolo e il 6° dai coadiuvanti nel controllo del peso; gli
antiossidanti occupano la 9° posizione e precedono i prodotti per la
circolazione, quelli per la salute degli occhi e quelli per le articolazioni.
Nonostante i numeri – ed è stato
questo il tema di riflessione al centro della mattinata in Expo – il nutraceutico manifesta ancora un certo
ritardo, nella percezione dei consumatori, dal punto di vista delle evidenze
scientifiche a supporto dell’efficacia e della sicurezza dei prodotti, ma anche
sul fronte delle strategie di comunicazione e di Marketing. Profili molto
differenti, che nel loro insieme danno luogo a una reputazione complessiva –
del settore e dei prodotti – che può ancora essere notevolmente rafforzata. E il benchmark del nutraceutico, in questo
percorso di affinamento degli strumenti e dei messaggi, è stato ravvisato, dai
partecipanti al convegno, nell’approccio strategico utilizzato dai player del
comparto farmaceutico.
“I prodotti nutraceutici sono studiati come veri e propri farmaci e utilizzati
sia in fase di prevenzione sia in fase di co-trattamento nelle patologie
cardiovascolari, per il controllo del peso, nei dismetabolismi, per colesterolo
e glicemi, e nelle patologie dell’apparato gastrointestinale - ha detto il Professor Alberto Martina, medico, docente
del Master di II Livello in Nutraceutica presso il Dipartimento di Scienze del
Farmaco dell’Università di Pavia –. Tra
le nuove aeree terapeutiche nelle quali la nutraceutica ha fornito un valido
contributo ci sono quella osteoarticolare e quella dei disturbi cognitivi e
della memoria. L’utilizzo degli
alimenti-farmaco in aree terapeutiche sempre più diverse è stato possibile grazie
agli studi in vitro, cioè su cellule umane coltivate, e a quelli in vivo, cioè
su pazienti, che servono a dare indicazioni importantissime e a definire un
perimetro di impiego sempre più mirato e scientifico per i nuovi nutraceutici”.
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