Seconda Giornata Mondiale dell’Orticaria
- Una patologia troppo spesso sottovalutata ma che ha un forte impatto sulla vita quotidiana di coloro che ne sono colpiti
- Numerose le novità al centro dell’iniziativa di quest’anno mirate a migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Milano, 1 Ottobre 2015 – “Era come se la mia pelle non fosse più la mia…”.
“Ho dovuto lottare contro la disperazione e l’impressione di
diventare un mostro...”.
“Ho fatto numerose analisi e mi sono sottoposto a molti controlli
medici, ma tutto questo non ha portato a nulla…”.
Roberta, Stefania, Marco (i nomi sono di pura fantasia) sono
alcuni dei 190 pazienti affetti da orticaria cronica che hanno
raccontato la propria storia grazie al progetto “Convivere con l’orticaria
cronica”, realizzato dalla Fondazione ISTUD, che si è avvalso della medicina narrativa
per dare voce a quanti ne soffrono e per individuare le migliori cure.
Le loro storie hanno emozionato tutti i partecipanti alla
conferenza stampa della Giornata Mondiale dell’Orticaria, promossa in
Italia da FederASMA e ALLERGIE Onlus, con la sponsorizzazione di Novartis, che
si è tenuta oggi a Milano.
“La ricerca - ha affermato la Dott.ssa Maria Giulia Marini,
Direttore dell'Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD – tenta di
dare voce a quanti vivono nascosti sul posto di lavoro e in famiglia e devono
affrontare ogni giorno ansia, depressione e isolamento sociale”.
Dal progetto è emerso che dei 190 pazienti presi in
considerazione, affetti da orticaria cronica (45% del Nord, 28% del Centro, 24%
del Sud), il 71% è costituito da donne, con un’età media di 47 anni, che
vivono mediamente con orticaria cronica da 7 anni. Di questi il 95% convive
con l’orticaria cronica spontanea (CSU).
L’83% dei casi ritiene ‘insoddisfacente’ il percorso di cura,
mentre il 75% dichiara di essere stato visitato da tre o più medici, prima
della diagnosi definitiva. Il 15% ha superato i dieci medici consultati,
percependo spreco di tempo e risorse, anche in termini di esami prescritti.
Elevata anche la percentuale (76%) di quanti hanno percepito
negativamente il rapporto con il medico. Non va meglio anche il tema legato ai
percorsi terapeutici, spesso descritti come insoddisfacenti. I pazienti
hanno riportato stress e fatica, ma il sentimento dominante, che anche in questo
caso raggiunge il 92%, è la rabbia. La malattia influenza negativamente
anche i rapporti: solo il 17% dei pazienti ha trovato sostegno all’interno
della famiglia e le interazioni con il mondo esterno sono guidate per lo più da
un sentimento di vergogna (63%).
Per aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica su questa
malattia dermatologica così impattante, quest’anno FederAsma e Allergie Onlus
ha scelto come claim della Giornata: “Prurito? E se fosse orticaria?”.
“Il prurito è il sintomo principale dell’orticaria - ha dichiarato Massimo
Alfieri, Presidente di FederASMA e Allergie Onlus – ma chi soffre di questa
patologia può manifestare anche disturbi del sonno, stanchezza, perdita di
energia e rischia spesso di chiudersi in se stesso. L’orticaria può avere un
effetto molto pesante sulla vita quotidiana dei pazienti. Il nostro consiglio è
quello di ottenere una diagnosi tempestiva, rivolgendosi ad uno specialista:
l’allergologo o il dermatologo sono le figure professionali in grado di identificare
la malattia, valutandone l’entità e consigliando la terapia più adeguata nel
più breve tempo possibile”. “Nel 2009 – ha proseguito il Presidente Alfieri
- abbiamo partecipato alle Linee Guida sull’Orticaria insieme ad un panel
delle maggiori società scientifiche di allergologia e dermatologia e
organizziamo costantemente azioni territoriali per migliorare le risposte ai
pazienti. Siamo infatti un punto di riferimento per quanti soffrono di
orticaria: le testimonianze del vissuto quotidiano delle persone che si
rivolgono a noi sono drammatiche e come Federazione siamo impegnati al fianco
delle società scientifiche di allergologia e dermatologia per accogliere i
pazienti con orticaria. Bisogna poi considerare che esistono molteplici
tipologie di orticaria, che vengono curate presso i reparti di dermatologia e
presso le allergologie. Il nostro sito, www.federasmaeallergie.org, contiene numerose
informazioni utili sulla gestione della patologia”.
“L’orticaria cronica spontanea – ha spiegato
il Professor Paolo Pigatto, Professore dell’Università degli Studi di
Milano, Dipartimento di Bioscienze per la Salute, Clinica Dermatologica, Sez.
di Dermatologia Allergologica IRCCS - Istituto Ortopedico Galeazzi - è una
forma di orticaria imprevedibile e debilitante caratterizzata da prurito
cronico e pomfi. Presenta una insorgenza spontanea ed una durata di
oltre sei settimane. Può essere associata a gonfiore degli strati più
profondi della pelle: in questo caso si parla di angioedema. Nella maggior
parte dei casi la CSU ha una durata da 1 a 5 anni, ma può anche protrarsi
per decenni. Le donne hanno il doppio di probabilità, rispetto agli uomini,
di sviluppare la malattia. I sintomi sono imprevedibili e la ricerca
delle cause sottostanti la CSU indica il ruolo del sistema
immunitario, con possibili fattori aggravanti quali stress, stanchezza e
presenza di infezioni”.
Da oggi i pazienti affetti da CSU possono però guardare al futuro
con maggiore speranza.
“Un nuovo trattamento è
ora a disposizione dei pazienti - ha sottolineato il Professor Massimo
Triggiani, Professore Associato di Allergologia e Immunologia Clinica
Università di Salerno e Past President Società Italiana di Allergologia, Asma e
Immunologia Clinica (SIAAIC) -. Si tratta di omalizumab, una terapia
mirata, che legandosi alle immunoglobuline E (IgE) è in grado di ridurre le
reazioni cutanee indotte da istamina e di migliorare in modo significativo
prurito, pomfi e qualità della vita nei pazienti affetti da orticaria cronica
spontanea.”
Non solo. Per venire incontro ai bisogni dei pazienti, Novartis ha
messo a punto l’App Orticaria che permette di tenere traccia dei sintomi
dell’orticaria cronica spontanea. “La APP – ha informato il Prof. Triggiani
– registra l’intensità del prurito ed il numero di pomfi, la presenza di
angioedema e l’impatto della CSU sulla qualità di vita. Oltre a monitorare nel
tempo l’andamento della CSU e a registrare l’impatto sulla qualità di vita,
l’applicazione consente di scattare foto, inserire note e impostare dei
promemoria”.
Inoltre Novartis ha avviato il Progetto
Centri Orticaria Cronica Spontanea con cui si propone di raccogliere e
rendere disponibili una lista precisa di Centri esperti nella gestione e nel
trattamento dell’Orticaria Cronica Spontanea in Italia. Si tratta di
un’iniziativa nata dal desiderio di organizzare in modo sistematico le
informazioni relative ai Centri, mettendo a disposizione dei pazienti e
familiari uno strumento aggiornato e facilmente consultabile. Collegandosi al
sito www.lapelleconta.it, i pazienti e i familiari potranno
trovare l’elenco dei Centri presenti sul territorio nazionale.
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