Gli igienisti danno voce a nuovi scenari di prevenzione
Nuove strategie vaccinali e sfide
per una migliore comunicazione: gli attuali orizzonti della prevenzione al
Congresso SItI 2014
Riccione, 3 ottobre
2014 - Nuovi "scenari
di prevenzione", ossia nuove strategie preventive da implementare per offrire
alla popolazione una protezione estesa, maggiormente efficace ed al contempo
sostenibile per la Sanità Pubblica. Strategie anche di comunicazione volte a
migliorare l'informazione sulle vaccinazioni, al fine di accrescere conoscenza e
consapevolezza, nella convinzione che, senza di essa, nessun empowerment
può essere possibile. È a queste opportunità e sfide che hanno "dato voce" gli
esperti in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene,
Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), in corso a Riccione. In
particolare, sono stati presentati i nuovi indirizzi in tema di prevenzione
contro HPV (Papillomavirus umano), varicella e Herpes Zoster; una revisione
delle attuali politiche preventive e la proposta di indicazioni e strumenti
volti alla protezione di tutte le fasce d'età.
Vaccinazione anti HPV
"La nuova strategia vaccinale contro
le patologie HPV correlate guarda con particolare attenzione al maschio, sulla
scorta di quanto già fanno alcuni Paesi - Stati Uniti, Australia e Canada - che
hanno già introdotto anche per gli uomini la vaccinazione nel 12° anno di vita",
ha affermato Michele Conversano, presidente della Società Italiana di Igiene,
Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). "La difficoltà nella
prevenzione di questa malattia, che costituisce la principale causa di tumori da
virus HPV e che in Italia è responsabile di circa 130.000 casi di patologie
benigne (condilomi) o tumorali (carcinomi del collo dell’utero, della vulva,
della vagina, del pene, dell’ano, e tumori della testa e collo) è in parte
dovuta alla sottovalutazione del partner maschile quale serbatoio e veicolo di
trasmissione della malattia. Ma il maschio", ha evidenziato Conversano, "è, al
contempo e al pari della femmina, egli stesso a rischio, con un peso talmente
importante – le patologie tumorali HPV correlate sono per circa 1/3 a carico del
maschio - da farci ritenere superati i vigenti programmi vaccinali che riservano
tale vaccinazione solo al sesso femminile. È una questione etica e di equità
sociale rivalutare l'obiettivo di Sanità Pubblica e rivedere le attuali priorità
vaccinali anti HPV. Due Regioni italiane, Puglia e Veneto, sono in prima linea
in questo senso, avendo deciso e deliberato di estendere la vaccinazione anti
papillomavirus in gratuità anche ai maschi (coorte dei dodicenni). E' bene che
le altre Regioni seguano l'esempio". E ha concluso: "Occorre fare ancora molto
per proteggere le generazioni future dalle malattie HPV correlate: l'HPV è
universale, ma la protezione ancora no".
Il presidente della SItI ha poi citato
i numeri: ogni anno in Italia il costo complessivo della prevenzione secondaria
e del trattamento delle principali patologie Hpv 6,11,16,18 correlate è pari, in
media, a oltre 290 milioni di euro l’anno. Oggi la vaccinazione è ancora più
sostenibile da un punto di vista economico per la diminuzione dei costi, essendo
possibile vaccinare la coorte dei dodicenni, maschi e femmine, e una coorte di
venticinquenni allo stesso costo della vaccinazione di una sola coorte femminile
nel 2008.
Vaccinazione anti
varicella
Di universalità della vaccinazione si
è discusso anche per un’altra patologia infettiva, che riguarda i più piccoli:
la varicella. Le esperienze a lungo temine maturate in altri Paesi - Stati Uniti
e alcuni Paesi europei che hanno già adottato da tempo programmi di vaccinazione
universale contro la varicella - hanno fornito chiari indicatori (riduzione dei
casi e dei ricoveri) a favore dell’implementazione in altre aree di questi
programmi di prevenzione vaccinale. “Abbiamo solide evidenze scientifiche – ha
spiegato Paolo Bonanni, Ordinario di Igiene all’Università di Firenze e
Coordinatore del Gruppo Vaccini della SItI - a sostegno della vaccinazione
di routine dell’infanzia (URV) per varicella. Nelle Regioni pilota, dove l'URV è
già in atto, sono disponibili dati a supporto che dimostrano l'efficacia della
strategia vaccinale anche in termini di ridotte ospedalizzazioni e costi
correlati. In tale prospettiva, il vaccino MPRV, quadrivalente che aggiunge alla
prevenzione di morbillo, parotite e rosolia (MPR) anche quella contro la
varicella, sarà uno strumento fondamentale in ragione della semplificazione
organizzativa che consente e delle ottime coperture che ha permesso di
raggiungere in breve tempo nelle regioni che lo hanno adottato”.
Vaccinazione anti Herpes
Zoster
Un approccio ben focalizzato sullo
scenario demografico ed anche economico del nostro Paese è quello presentato
dagli esperti in merito alla prevenzione dell'Herpes Zoster, il cosiddetto
"Fuoco di Sant'Antonio", patologia dolorosa e debilitante che riguarda
soprattutto i soggetti anziani e fragili e che in essi vede la riattivazione del
virus della Varicella Zoster (VZV).
"La gestione terapeutica dell’Herpes
Zoster e della nevralgia post herpetica – ha sottolineato Giancarlo Icardi,
Ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Genova - è complessa e
spesso insoddisfacente. Il vaccino anti Herpes Zoster è ritenuto efficace, con
dati di protezione nel lungo periodo già disponibili. Tale strumento di
prevenzione è raccomandato o è già in uso in diversi Paesi, sulla base di una
indicazione per età. In Italia sarebbe opportuno proporre, attraverso un'attenta
politica di Sanità Pubblica, il vaccino anti Herpes Zoster nella fascia di età
60-70 anni e alla popolazione a rischio con alcune patologie croniche". Con
l’aumentare della popolazione anziana e fragile, infatti, la previsione è di un
aumento nel prossimo futuro dei casi di Fuoco di sant'Antonio, malattia che in
media una persona su 4 sviluppa nel corso della vita e che oggi riguarda circa
la metà degli ultra ottantenni. Uno scenario che richiede in maniera non più
rinviabile di mettere in atto strategie sostenibili e lungimiranti. "Possediamo
gli strumenti e noi igienisti vivamente li raccomandiamo: occorre disporne a
partire da oggi", ha concluso.
Un ulteriore elemento emerso è la
difformità regionale in tema di coperture e di offerta di programmi vaccinali a
favore dei cittadini, come dimostrano i dati, riproposti nel corso
dell'incontro, del Rapporto 2013 dell'Osservatorio Civico sul Federalismo in
Sanità. Anche a questo livello il gap informativo e di comunicazione è marcato.
In un momento di profonda trasformazione culturale in cui alla dimensione
dell'obbligatorietà va progressivamente a sostituirsi quella della scelta
consapevole, risulta necessario lavorare insieme nella direzione di una "cultura
dell'informazione" attraverso percorsi mirati, a supporto di scelte consapevoli
e serene.
Sanofi
Pasteur MSD www.spmsd.it
Sanofi Pasteur MSD è una joint venture
tra Sanofi Pasteur (la divisione vaccini di Sanofi) e Merck (nota come MSD al di
fuori di Stati Uniti e Canada). Con la combinazione di innovazione ed
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Communication Manager, Italia
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Tel : +39.06.66409236
Fax : +39.06.66409233
Mob : +39.335.8724425
rflammia@spmsd.com
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Communication Manager, Italia
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