Bayer reinventa Aspirina contro il dolore
Dalla ricerca Bayer arriva anche in Italia un’importante
innovazione contro il dolore sotto il marchio Aspirina, un farmaco con oltre 115
anni di ricerca e di utilizzo da parte di pazienti di tutto il
mondo.
Milano, 23 settembre 2014 – Da
settembre sarà disponibile in tutte le farmacie italiane la nuova
Aspirina Dolore e Infiammazione in compresse rivestite, un’importante
innovazione nella storia del marchio, che svolge la propria attività
analgesica in metà tempo rispetto ad una compressa tradizionale da
500mg1, offrendo al paziente un valido rimedio nel trattamento
sintomatico del dolore da lieve a moderato come mal di testa, dolori
cervicali, dolori muscolari, mal di schiena e disturbi
infiammatori2.
Nuova Aspirina Dolore e Infiammazione si avvale dell’innovativa tecnologia MicroActive, sviluppata da Bayer e il cui brevetto è stato depositato.
Nuova Aspirina Dolore e Infiammazione si avvale dell’innovativa tecnologia MicroActive, sviluppata da Bayer e il cui brevetto è stato depositato.
“La nuova compressa contiene
al proprio interno un nucleo effervescente, costituito da carbonato
di sodio, che funge da agente disgregante – dichiara Michael Voelker,
Director, Global Therapeutic Area Lead Analgesics/Aspirin e Global Medical
Affairs and Clinical Development di Bayer Healthcare – La compressa si
disgrega in particelle di microdimensioni di principio attivo (acido
acetilsalicilico) le cui dimensioni sono in media 1/10 di quelle di una
compressa tradizionale da 500 mg. Queste sono le innovazioni alla base della
Tecnologia MicroActive. La nuova compressa – continua Voelker - una volta
nello stomaco agisce come un’effervescente e si dissolve in pochi
minuti (6 volte più velocemente rispetto ad una compressa di Aspirina
tradizionale da 500mg), consentendo un più rapido assorbimento del principio
attivo (2 volte e mezza più rapido) ad una concentrazione tre volte
superiore rispetto a quella di una compressa tradizionale da 500mg,
con un conseguente effetto antalgico in metà tempo”.
Nuova Aspirina Dolore e Infiammazione agisce, quindi, due volte più velocemente contro il dolore, offrendo sollievo fino a 6 ore1. Velocità d’azione analgesica ed efficacia, dimostrati da studi clinici1,3, rendono la nuova Aspirina Dolore e Infiammazione il primo medicinale di automedicazione ad usare la tecnologia MicroActive, una nuova opportunità per i pazienti nel trattamento del dolore in automedicazione, ma anche per medici e farmacisti, che hanno a disposizione nel proprio arsenale terapeutico un farmaco efficace e ben tollerato per il trattamento del dolore acuto.
“Aspirina Dolore e Infiammazione ha tutte le caratteristiche per rispondere a quello che un medico cerca in un analgesico per il trattamento del dolore acuto – afferma il Dottor Carlo Gargiulo, Medico di Medicina Generale – In questa situazione, infatti, un farmaco deve garantire efficacia, ovvero sollievo dal dolore, tollerabilità, rapidità di azione, maneggevolezza e limitati rischi di interazione. E’ opportuno, infatti, sottolineare – continua Gargiulo – che l’acido acetilsalicilico, capostipite degli anti-infiammatori non steroidei, ha una buona tollerabilità a livello cardiovascolare, epatico, e renale superiore rispetto ad altri FANS e una tollerabilità a livello gastrico sicuramente non inferiore. Infine, nei pazienti in prevenzione cardiovascolare con acido acetilsalicilico a basse dosi, Aspirina permette di avere un’azione analgesica e anti-infiammatoria senza il rischio di interazioni, che invece si potrebbero manifestare con altri FANS.”
Nuova Aspirina Dolore e Infiammazione agisce, quindi, due volte più velocemente contro il dolore, offrendo sollievo fino a 6 ore1. Velocità d’azione analgesica ed efficacia, dimostrati da studi clinici1,3, rendono la nuova Aspirina Dolore e Infiammazione il primo medicinale di automedicazione ad usare la tecnologia MicroActive, una nuova opportunità per i pazienti nel trattamento del dolore in automedicazione, ma anche per medici e farmacisti, che hanno a disposizione nel proprio arsenale terapeutico un farmaco efficace e ben tollerato per il trattamento del dolore acuto.
“Aspirina Dolore e Infiammazione ha tutte le caratteristiche per rispondere a quello che un medico cerca in un analgesico per il trattamento del dolore acuto – afferma il Dottor Carlo Gargiulo, Medico di Medicina Generale – In questa situazione, infatti, un farmaco deve garantire efficacia, ovvero sollievo dal dolore, tollerabilità, rapidità di azione, maneggevolezza e limitati rischi di interazione. E’ opportuno, infatti, sottolineare – continua Gargiulo – che l’acido acetilsalicilico, capostipite degli anti-infiammatori non steroidei, ha una buona tollerabilità a livello cardiovascolare, epatico, e renale superiore rispetto ad altri FANS e una tollerabilità a livello gastrico sicuramente non inferiore. Infine, nei pazienti in prevenzione cardiovascolare con acido acetilsalicilico a basse dosi, Aspirina permette di avere un’azione analgesica e anti-infiammatoria senza il rischio di interazioni, che invece si potrebbero manifestare con altri FANS.”
Molto è stato fatto per
caratterizzare in maniera estensiva la tollerabilità di questo farmaco: l’acido
acetilsalicilico, con una storia di oltre 115 anni, è stato testato in
situazioni real life da diverse generazioni. Una meta-analisi di recente
pubblicazione, ad esempio, derivata da 67 studi clinici, che hanno incluso oltre
13.000 pazienti, ha riconfermato il profilo di tollerabilità
gastrointestinale dell’acido acetilsalicilico nel trattamento a breve termine
del dolore acuto, febbre e sindromi da raffreddamento. Se usato come da
indicazioni, l’acido acetilsalicilico mostra infatti un’incidenza di effetti
collaterali gastrointestinali bassa e paragonabile a quelle osservate con
ibuprofene e paracetamolo nelle stesse situazioni d’uso11.
Inoltre, l’acido acetilsalicilico è tra i pochissimi anti-infiammatori non
steroidei il cui uso non è associato a un aumento né del rischio
cardiovascolare (viene infatti impiegato, con modalità e dosaggi differenti,
proprio per la prevenzione cerebro-cardiovascolare)12, né di
quello renale13.
Numerosissimi studi clinici randomizzati hanno contribuito negli ultimi anni alla caratterizzazione di Aspirina come analgesico, tanto da portare società scientifiche nazionali e internazionali ad includerlo come trattamento di prima linea (e quindi, da preferire rispetto ad altri) nella terapia sintomatica delle cefalee primarie4-6 – cefalea di tipo tensivo ed emicrania, le più diffuse nella popolazione7. Due review Cochrane sono state condotte sull’azione di Aspirina come analgesico, mostrando come il farmaco sia efficace nell’emicrania8 e nel dolore acuto post-operatorio9. A tutto questo si aggiunge la ben nota efficacia di Aspirina sull’infiammazione10.
“Nelle Linee Guida della SISC – Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, così come in altre Linee Guida Internazionali, Aspirina è raccomandata tra i trattamenti di prima scelta sia dell’emicrania (al dosaggio di 1.000 mg), che della cefalea di tipo tensivo (dosaggio 500-1.000 mg, a seconda dell’intensità dei sintomi) – dichiara il Professor Paolo Martelletti, Direttore del Centro di Riferimento della Regione Lazio per le Cefalee dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma e Presidente della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee. Inoltre, nell’emicrania Aspirina si è dimostrata efficace anche sui sintomi associati: nausea, fastidio alla luce (fotofobia) e al rumore (fonofobia).”
Nella gestione del dolore acuto una funzione molto importante è svolta dal farmacista, spesso il primo professionista della salute con cui il paziente entra in contatto. Un ruolo, questo, che richiede solide competenze per inquadrare le patologie socialmente rilevanti e consigliare al paziente la migliore terapia di automedicazione nell’ambito della medicina basata sulle evidenze. Compito che si è assunto la Società Italiana di Farmacia Clinica, costituita di recente.
“Tra gli obiettivi della Società c’è la stesura e la validazione delle prime Linee Guida per il farmacista di comunità - ha dichiarato il Professor Corrado Giua Marassi dell’Università degli Studi di Trieste e Presidente della Società Italiana di Farmacia Clinica – In attesa di queste, il farmacista che voglia svolgere la funzione di ‘farmacista clinico’ fa riferimento alle Linee Guida per medici delle società Scientifiche Nazionali e Internazionali. Nel caso dell’emicrania e della cefalea di tipo tensivo, sono già queste Linee Guida a riportare Aspirina come trattamento di prima linea. In più l’innovazione tecnologica di Aspirina Dolore e Infiammazione permette al farmacista di andare incontro alle esigenze del paziente la cui soddisfazione è legata alla velocità di risoluzione dei sintomi nelle prime due ore dall’assunzione.”
La dose raccomandata e l’assunzione massima giornaliera di Aspirina Dolore e Infiammazione sono indicate nel foglietto illustrativo, che va letto e seguito prima di assumere il prodotto. Il farmaco è specificamente riservato ad adulti e ragazzi di età non inferiore ai 16 anni2.
Numerosissimi studi clinici randomizzati hanno contribuito negli ultimi anni alla caratterizzazione di Aspirina come analgesico, tanto da portare società scientifiche nazionali e internazionali ad includerlo come trattamento di prima linea (e quindi, da preferire rispetto ad altri) nella terapia sintomatica delle cefalee primarie4-6 – cefalea di tipo tensivo ed emicrania, le più diffuse nella popolazione7. Due review Cochrane sono state condotte sull’azione di Aspirina come analgesico, mostrando come il farmaco sia efficace nell’emicrania8 e nel dolore acuto post-operatorio9. A tutto questo si aggiunge la ben nota efficacia di Aspirina sull’infiammazione10.
“Nelle Linee Guida della SISC – Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, così come in altre Linee Guida Internazionali, Aspirina è raccomandata tra i trattamenti di prima scelta sia dell’emicrania (al dosaggio di 1.000 mg), che della cefalea di tipo tensivo (dosaggio 500-1.000 mg, a seconda dell’intensità dei sintomi) – dichiara il Professor Paolo Martelletti, Direttore del Centro di Riferimento della Regione Lazio per le Cefalee dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma e Presidente della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee. Inoltre, nell’emicrania Aspirina si è dimostrata efficace anche sui sintomi associati: nausea, fastidio alla luce (fotofobia) e al rumore (fonofobia).”
Nella gestione del dolore acuto una funzione molto importante è svolta dal farmacista, spesso il primo professionista della salute con cui il paziente entra in contatto. Un ruolo, questo, che richiede solide competenze per inquadrare le patologie socialmente rilevanti e consigliare al paziente la migliore terapia di automedicazione nell’ambito della medicina basata sulle evidenze. Compito che si è assunto la Società Italiana di Farmacia Clinica, costituita di recente.
“Tra gli obiettivi della Società c’è la stesura e la validazione delle prime Linee Guida per il farmacista di comunità - ha dichiarato il Professor Corrado Giua Marassi dell’Università degli Studi di Trieste e Presidente della Società Italiana di Farmacia Clinica – In attesa di queste, il farmacista che voglia svolgere la funzione di ‘farmacista clinico’ fa riferimento alle Linee Guida per medici delle società Scientifiche Nazionali e Internazionali. Nel caso dell’emicrania e della cefalea di tipo tensivo, sono già queste Linee Guida a riportare Aspirina come trattamento di prima linea. In più l’innovazione tecnologica di Aspirina Dolore e Infiammazione permette al farmacista di andare incontro alle esigenze del paziente la cui soddisfazione è legata alla velocità di risoluzione dei sintomi nelle prime due ore dall’assunzione.”
La dose raccomandata e l’assunzione massima giornaliera di Aspirina Dolore e Infiammazione sono indicate nel foglietto illustrativo, che va letto e seguito prima di assumere il prodotto. Il farmaco è specificamente riservato ad adulti e ragazzi di età non inferiore ai 16 anni2.
Il nuovo prodotto, disponibile in
due nuovi formati da 20 e 8 compresse, è stato completamente rinnovato
nell’immagine grazie ad una grafica moderna e distintiva, e nella comodità
d’uso grazie al nuovo blister a forma di quadrifoglio, resistente e
pratico anche per l’utilizzo fuori casa.
Informazioni su Bayer HealthCare
Informazioni su Bayer HealthCare
Il Gruppo Bayer è un’azienda
globale con competenze specifiche nel settore sanitario, in quello agricolo e
nel campo dei materiali high-tech. Bayer HealthCare, una consociata di Bayer AG
con fatturato annuo pari a circa 18,9 miliardi di euro (nel 2013), è una delle
aziende leader nel mondo per innovazione, nel settore dell’industria sanitaria e
dei prodotti medicali; la sua sede è a Leverkusen, in Germania. L’azienda
riunisce le attività complessive delle divisioni Animal Health, Consumer Care,
Medical Care e Pharmaceuticals. Bayer HealthCare si prefigge di scoprire,
sviluppare, preparare e commercializzare prodotti per migliorare la salute
dell’essere umano e degli animali in tutto il mondo. Bayer HealthCare può
contare su un totale complessivo di 56.000 dipendenti (dati al 31/12/2013) e su
una rappresentanza aziendale dislocata in oltre 100 Paesi.
Ulteriori informazioni disponibili su www.healthcare.bayer.com.
Seguiteci su
facebook: www.facebook.com/healthcare.bayer
Seguiteci su Twitter: https://twitter.com/BayerHealthCare
Seguiteci su Twitter: https://twitter.com/BayerHealthCare
Informazioni su Bayer Consumer
Care
La divisione Consumer Care di Bayer HealthCare ha sede a
Whippany, N.J. USA. La divisione Consumer Care di Bayer è tra i maggiori
produttori al mondo di farmaci da banco e di integratori alimentari. Oggi,
alcuni dei marchi più affidabili e riconoscibili nel mondo provengono dal
portafoglio prodotti di Bayer. In Italia, i prodotti di automedicazione
includono: Aspirina®, Aleve®, Aspro®, Bepanthenol®, Berocca®, Canesten®,
Citrosodina®, Elevit®, Ematonil®, Geffer®, Gynocanesten®, Lasonil®, Sobrepin®,
Supradyn®.
Contatti:
Marco Ranzoni
Tel:
+39 02 3978 3340
E-mail: marco.ranzoni@bayer.com
Value Relations Srl -
Tel. 02 2042491
Maria
Luisa Paleari – 331 6718518
Irene
Niccolini – 347 1532849
Bibliografia
1. Cooper SA, Voelker
M. Evaluation of onset of pain relief from micronized aspirin in a dental pain
model. Inflammopharmacology. 2012;20(4):233-42
2.
Aspirina Dolore e
Infiammazione, Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
3. Voelker M, Hammer
M. Dissolution and pharmacokinetics of a novel micronized aspirin formulation.
Inflammopharmacology. 2012;20(4):225-31
4. Sarchielli P, Granella F, Prudenzano MP, Pini LA,
Guidetti V, Bono G, et al. Italian guidelines
for primary headaches: 2012 revised version. J Headache Pain. 2012;13 Suppl
2:S31-70
5. Silberstein SD.
Practice parameter: evidence-based guidelines for migraine headache (an
evidence-based review): report of the Quality Standards Subcommittee of the
American Academy of Neurology. Neurology.
2000;55(6):754-62
6. Bendtsen L, Evers
S, Linde M, Mitsikostas DD, Sandrini G, Schoenen J. EFNS guideline on the
treatment of tension-type headache - report of an EFNS task force. Eur J Neurol.
2010;17(11):1318-25
7. Stovner Lj, Hagen K,
Jensen R, Katsarava Z, Lipton R, Scher A, et al. The global burden
of headache: a documentation of headache prevalence and disability worldwide.
Cephalalgia. 2007;27(3):193-210
8. Kirthi V, Derry S,
Moore RA. Aspirin with or without an antiemetic for acute migraine headaches in
adults. Cochrane Database Syst Rev. 2013;4:CD008041
9. Edwards JE, Oldman
A, Smith L, Collins SL, Carroll D, Wiffen PJ, et al. Single dose oral aspirin
for acute pain. Cochrane Database Syst Rev.
2000;(2):CD002067
10. Vane JR, Botting
RM. The mechanism of action of aspirin. Thromb Res.
2003;110(5-6):255-8
11. Lanas A, McCarthy
D, Voelker M, Brueckner A, Senn S, Baron JA. Short-term acetylsalicylic acid
(aspirin) use for pain, fever, or colds - gastrointestinal adverse effects: a
meta-analysis of randomized clinical trials. Drugs R D.
2011;11(3):277-88
12. McGettigan P, Henry
D. Cardiovascular risk with non-steroidal anti-inflammatory drugs: systematic
review of population-based controlled observational studies. PLoS Med.
2011;8(9):e1001098
13. Perneger TV, Whelton PK,
Klag MJ. Risk of kidney failure associated with the use of acetaminophen,
aspirin, and nonsteroidal antiinflammatory drugs. N Engl J Med.
1994;331(25):1675-9
Forward-Looking Statements
This
release may contain forward-looking statements based on current assumptions and
forecasts made by Bayer Group or subgroup management. Various known and unknown
risks, uncertainties and other factors could lead to material differences
between the actual future results, financial situation, development or
performance of the company and the estimates given here. These factors include
those discussed in Bayer’s public reports which are available on the Bayer
website at www.bayer.com. The company
assumes no liability whatsoever to update these forward-looking statements or to
conform them to future events or developments.
Commenti
Posta un commento