GILEAD: autorizzato il commercio di IDELALISIB
LA COMMISSIONE
EUROPEA CONCEDE L’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DI IDELALISIB,
FARMACO PRODOTTO DA GILEAD, INDICATO PER IL TRATTAMENTO DELLA LEUCEMIA LINFATICA
CRONICA E DEL LINFOMA FOLLICOLARE
- Trattamento
orale, primo nella sua classe, per due neoplasie ematologiche incurabili
-
Foster City, CA, 19 settembre 2014 - Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato oggi
che la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in
commercio per idelalisib 150 mg in compresse, un trattamento orale, primo nella
sua classe, per due neoplasie ematologiche incurabili: la leucemia linfatica
cronica (LLC) e il linfoma follicolare (LF). Per quanto
riguarda il trattamento della LLC, idelalisib è stato approvato per l’uso in
combinazione con rituximab nei pazienti che hanno ricevuto almeno una precedente
terapia; oppure come trattamento di prima linea in presenza di delezione 17p o
di mutazione del gene TP53 nei pazienti non idonei alla
chemio-immunoterapia. Per il trattamento del LF, idelalisib è stato approvato
come monoterapia nei pazienti refrattari a due linee di trattamento precedenti.
Idelalisib inibisce l’isoforma delta di PI3K, una proteina che è iper-espressa
in molti tumori maligni a cellule B e svolge un ruolo nella sopravvivenza,
proliferazione e migrazione di queste cellule tumorali.
La LLC e il
LF sono neoplasie ematologiche incurabili a crescita lenta, che
possono determinare complicanze potenzialmente letali, come anemia, gravi
infezioni e compromissione del midollo osseo, con conseguente necessità di
trattamento. L’obiettivo della terapia per i pazienti con questi tumori è quello
di migliorare la sopravvivenza globale e la qualità della
vita.
“Sebbene
inizialmente per trattare sia la LLC sia il LF venga usata la
chemio-immunoterapia, la recidiva è comune e molti pazienti rimangono privi di
opzioni terapeutiche per curare la malattia durante la sua progressione”, ha
affermato il professor Peter Hillmen, PhD, Professore in ematologia sperimentale
e consulente onorario in ematologia al Leeds Teaching Hospital NHS Trust.
“Inoltre, i pazienti affetti da LLC con delezione 17p o mutazione del gene
TP53 potrebbero non essere idonei ad essere sottoposti alla
chemio-immunoterapia e richiedere pertanto opzioni di trattamento di prima linea
alternative. Idelalisib rappresenta quindi un’opzione di trattamento importante,
in grado di offrire un nuovo approccio nella gestione di questi
tumori”.
“La
delezione del cromosoma 17p o una mutazione del gene TP53 sono state
correlate a una prognosi sfavorevole e a una più rapida progressione della
leucemia linfatica
cronica. Per
questi pazienti la maggior parte dei trattamenti chemioterapici convenzionali
non è efficace e fornisce risposte scarse e di durata relativamente breve. In
questi pazienti le opzioni di trattamento sono limitate”.
“Idelalisib
rappresenta un’importante innovazione terapeutica per i pazienti affetti da LLC
e LF”, ha dichiarato John C. Martin, PhD, Presidente e Chief Executive Officer
di Gilead Sciences. “Lieta di poter fare la differenza nella vita delle persone
che convivono con questi tumori del sangue, Gilead si è impegnata a fare in modo
di garantire un accesso tempestivo al trattamento ai pazienti che possono trarre
beneficio dalla terapia”.
L’approvazione di idelalisib
nella LLC è sostenuta principalmente dai dati provenienti da uno studio
randomizzato, di Fase III controllato con placebo (Studio 116) su idelalisib più
rituximab in 220 pazienti con LLC recidivante che non erano in grado di
tollerare la chemioterapia standard. Lo Studio 116 è stato interrotto all’inizio
di ottobre 2013 da un Data Monitoring Committee (Comitato per il
monitoraggio dei dati) indipendente, che ha riscontrato un beneficio
statisticamente molto significativo nella sopravvivenza libera da progressione
(progression-free survival, PFS) nel braccio idelalisib più rituximab
rispetto al braccio di trattamento rituximab in monoterapia (hazard ratio = 0,18
(IC 95%: 0,10, 0,32), p <0,0001). La PFS mediana non è stata raggiunta nel
braccio idelalisib più rituximab (IC 95%: 10,7 mesi, NR) ed è stata di 5,5 mesi
nel braccio placebo più rituximab (IC 95%: 3,8, 7,1).
L’approvazione nel FL, il tipo
più comune di linfoma non-Hodgkin indolente (iNHL), è supportata dai dati
provenienti da uno studio di Fase II a braccio singolo (Studio 101-09) con
idelalisib in monoterapia, condotto su 125 pazienti con iNHL refrattari a
rituximab e alla chemioterapia contenente agenti alchilanti. Nei 72 pazienti con
FL arruolati in
questo studio, idelalisib ha ottenuto un tasso di risposta globale del 54% e la
durata mediana della risposta non è stata raggiunta (range: 0,0, 14,8+ mesi). I
risultati dello Studio 116 e dello Studio 101-09 sono stati pubblicati su
The New England Journal of Medicine nel marzo
2014.
Le reazioni
avverse al farmaco (incluse quelle di grado ≥3) riportate negli studi clinici
condotti su pazienti con neoplasie ematologiche che ricevevano idelalisib hanno
incluso infezioni, neutropenia, polmonite, diarrea/colite, aumento delle
transaminasi (indicatore della funzionalità epatica), rash cutaneo e piressia.
Per ulteriori informazioni sulla sicurezza, vedere il Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto sul sito www.ema.europa.eu.
Idelalisib
Idelalisib
è un inibitore orale dell’isoforma delta della fosfoinositide-3-chinasi (PI3K),
una proteina che svolge un ruolo nell’attivazione, proliferazione e vitalità
delle cellule B, una componente fondamentale del sistema immunitario. Il pathway
del PI3K è attivato in molte leucemie e linfomi a cellule B e, inibendo la
proteina PI3K, idelalisib blocca diverse vie di segnalazione cellulare che
stimolano la
sopravvivenza delle cellule B. Nella UE, idelalisib è indicato in combinazione
con rituximab per il trattamento di pazienti adulti affetti da LLC che hanno
ricevuto almeno una terapia precedente, oppure come trattamento di prima linea
per i pazienti con LLC in presenza di delezione 17p o di mutazione del gene
TP53 nei pazienti non idonei alla chemio-immunoterapia. Idelalisib è
stato anche approvato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con
LF refrattari a due linee di trattamento precedenti. Idelalisib viene
somministrato per via orale due volte al giorno ed è disponibile in dosaggi da
150 mg e da 100 mg.
Informazioni importanti sulla
sicurezza nella UE
Controindicazioni: ipersensibilità al principio
attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, elencati nel Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto di idelalisib.
Avvertenze speciali e precauzioni
per l’uso: prima
di iniziare la terapia con idelalisib, consultare il Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto dei medicinali prescritti in
concomitanza.
Aumenti
delle transaminasi
Negli studi
clinici con idelalisib sono stati osservati aumenti di ALT e AST di grado 3 e 4
(>5 x ULN). Questi risultati di laboratorio sono stati generalmente osservati
entro le prime 12 settimane di trattamento, sono stati in genere asintomatici, e
si sono rivelati reversibili all’interruzione della terapia. Nella maggior parte
dei pazienti che ha ripreso il trattamento con una dose inferiore non si sono
ripresentati eventi avversi. ALT, AST e bilirubina totale devono essere
monitorati in tutti i pazienti ogni 2 settimane per i primi 3 mesi di
trattamento, e in seguito come clinicamente indicato. Se si osservano aumenti di
ALT e/o AST di grado 2 o superiore, i pazienti devono essere monitorati ogni
settimana, fino a quando i valori non ritornano al grado 1 o al di sotto.
Diarrea/colite
Relativamente tardi (mesi) dopo
l’inizio della terapia, si sono verificati casi di grave colite correlata al
farmaco, a volte caratterizzata
da un rapido peggioramento. I casi risportati si sono risolti nell’arco di poche
settimane con l’interruzione della somministrazione e con un trattamento
sintomatico aggiuntivo (per esempio con agenti anti-infiammatori, come
budesonide enterico).
L’esperienza di trattamento di
pazienti con un’anamnesi di malattia infiammatoria intestinale è molto limitata.
Polmonite
interstiziale
Nel corso
degli studi clinici con idelalisib sono stati riportati casi di polmonite. I
pazienti che presentano gravi eventi polmonari e che non rispondono alla terapia
antimicrobica convenzionale devono essere esaminati in quanto a rischio di
polmonite indotta da farmaci. Se si sospetta una polmonite, idelalisib deve
essere interrotto e il paziente trattato di conseguenza. Il trattamento deve
essere interrotto per polmonite sintomatica moderata o grave.
Induttori del CYP3A
L’esposizione a idelalisib può
essere ridotta quando il farmaco viene somministrato in concomitanza con
induttori del CYP3A, quali rifampicina, fenitoina, erba di San Giovanni
(Hypericum perforatum) o carbamazepina. Poiché una riduzione delle
concentrazioni plasmatiche di idelalisib può determinare una diminuzione della
sua efficacia, la somministrazione
concomitante di idelalisib con moderati o forti induttori del CYP3A deve essere
evitata.
Substrati del CYP3A
Il
metabolita primario di idelalisib, GS-563117, è un forte inibitore del CYP3A4.
Pertanto idelalisib possiede il potenziale di interagire con i medicinali che
vengono metabolizzati dal CYP3A, e questo può determinare un aumento delle
concentrazioni sieriche degli altri prodotti. Quando idelalisib viene
co-somministrato con altri medicinali, è necessario consultare il Riassunto
delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) degli altri prodotti per le
raccomandazioni riguardanti la co-somministrazione con inibitori del CYP3A4. Il
trattamento concomitante di idelalisib con substrati del CYP3A in presenza di
reazioni avverse gravi e/o potenzialmente fatali (per esempio alfuzosina,
amiodarone, cisapride, pimozide, chinidina, ergotamina, diidroergotamina,
quetiapina, lovastatina, simvastatina, sildenafil, midazolam, triazolam) deve
essere evitato e, se possibile, devono essere utilizzati medicinali alternativi,
meno sensibili all’inibizione del CYP3A4.
Compromissione della funzionalità
epatica
Si
raccomanda l’intensificazione del monitoraggio delle reazioni avverse nei
pazienti con compromissione della funzionalità epatica, poiché si prevede che in
questa popolazione l’esposizione aumenti, in particolare nei pazienti con
compromissione della funzionalità epatica grave. Nessun paziente con
compromissione della funzionalità epatica grave è stato incluso negli studi
clinici su idelalisib. Si raccomanda cautela quando si somministra il farmaco in
questa popolazione.
Epatite
cronica
Idelalisib
non è stato studiato nei pazienti con epatite cronica attiva, compresa epatite
virale. Si deve esercitare cautela quando si somministra idelalisib nei pazienti
con epatite attiva.
Donne in
età fertile
Le donne in
età fertile devono utilizzare un contraccettivo altamente efficace durante la
terapia con idelalisib e per un mese dopo la sospensione del trattamento. Le
donne che utilizzano contraccettivi ormonali devono aggiungere un metodo di
barriera come seconda forma di contraccezione, poiché attualmente non è noto se
idelalisib sia in grado di ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali.
[Solo per
la titolazione da 100 mg]
Eccipienti
Idelalisib
contiene l’agente colorante azoico
giallo-tramonto FCF (E110), che può causare reazioni
allergiche.
Per il
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, visitare www.ema.europa.eu.
Informazioni su Gilead
Sciences
Gilead
Sciences è una società biofarmaceutica impegnata nella scoperta, sviluppo e
commercializzazione di terapie innovative in aree di necessità mediche
insoddisfatte. La missione della società è quello di migliorare la cura dei
pazienti affetti da malattie potenzialmente letali in tutto il mondo. Con sede a
Foster City, California, Gilead ha sedi in Nord e Sud America, Europa e Asia
Pacifico.
Dichiarazioni
previsionali
Il presente
comunicato stampa contiene dichiarazioni previsionali ai sensi del Private
Securities Litigation Reform Act del 1995, che sono soggette a rischi ,
incertezze e altri fattori, tra cui il rischio che i medici ed i pazienti non
possono vedere i vantaggi di Zydelig rispetto ad altre terapie e potrebbero
pertanto essere restii a prescrivere il prodotto. Inoltre, ulteriori studi di
Zydelig possono produrre risultati sfavorevoli. Tali rischi, incertezze e altri
fattori che potrebbero causare risultati effettivi differiscano materialmente da
quelli di cui alle dichiarazioni previsionali. Si avvisano i lettori di non fare
affidamento su tali dichiarazioni previsionali. Questi e altri rischi sono
descritti in dettaglio nella relazione trimestrale di Gilead contenuta nel
Modulo 10-Q per il trimestre conclusosi il 30 giugno 2014, come depositato
presso la US Securities and Exchange Commission. Tutte le dichiarazioni di
previsione sono basate sulle informazioni attualmente a disposizione di Gilead,
e Gilead non si assume alcun obbligo di aggiornare tali dichiarazioni
previsionali.
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Per ulteriori informazioni su
Gilead Sciences, visitare il sito Web della società all’indirizzowww.gilead.com,seguire Gilead su Twitter
(GileadSciences) o chiamare Gilead Public Affairs al numero 1-800-GILEAD-5 o
1-650-574-3000.
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