Sessione Hot Line a ESC 2014 il Congresso della European Society of Cardiology
Rivaroxaban in monosomministrazione giornaliera è
un’alternativa efficace e ben tollerata rispetto agli antagonisti della vitamina
K
per proteggere i pazienti con fibrillazione atriale
sottoposti a cardioversione
- X-VeRT è il primo studio prospettico su un nuovo anticoagulante orale, in pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a cardioversione;
- X-VeRT fornisce informazioni importanti sull’utilità e i vantaggi pratici di rivaroxaban nella cardioversione immediata e ritardata, rispetto agli antagonisti della vitamina K;
- X-VeRT fa parte del vasto programma di valutazione di rivaroxaban in corso su oltre 275.000 pazienti, tra studi clinici e real life.
Berlino, 2 settembre, 2014
– Bayer HealthCare ha annunciato
oggi i risultati dello studio X-VeRT, che dimostrano come rivaroxaban
in monosomministrazione giornaliera è un’alternativa efficace e ben
tollerata nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) non-valvolare sottoposti a
cardioversione, rispetto agli antagonisti della vitamina K (AVK), come il
warfarin che richiedono invece aggiustamenti di dosaggio.
X-VeRT, il primo trial
prospettico su un nuovo anticoagulante orale, ha mostrato che, a differenza
degli antagonisti della vitamina K, rivaroxaban comporta una riduzione del
50% del rischio di eventi cardiovascolari per l’endpoint primario di
efficacia, che comprende: ictus, attacco ischemico transitorio, embolia
periferica, infarto del miocardio e morte cardiovascolare, con un rischio
inferiore di emorragia maggiore del 24% per l’endpoint primario di sicurezza.
Il vantaggio pratico dell’impiego
di rivaroxaban è stato dimostrato dal minor tempo di attesa prima di
procedere alla cardioversione rispetto agli antagonisti della vitamina
K.
Lo studio è
stato disegnato per confermare i risultati ottenuti nello studio ROCKET AF, ma con scarsa potenza statistica, nei
pazienti sottoposti a cardioversione. Questi risultati sono stati presentati
oggi nella Sessione Hot Line dell’ESC Congress 2014 e
pubblicati contemporaneamente sull’European Heart
Journal.
La
cardioversione è una procedura, che viene praticata comunemente in pazienti con
fibrillazione atriale, per ripristinare il ritmo sinusale. Senza adeguata
terapia anticoagulante i pazienti sottoposti all’intervento rischiano
complicanze tromboemboliche, con percentuali di rischio di ictus del 5-7%. Le
attuali Linee Guida raccomandano almeno tre settimane di scoagulazione efficace
con antagonisti della vitamina K (INR fra 2.0 e 3.0) prima della cardioversione
(o un tempo inferiore se l’ecocardiografia transesofagea non ha evidenziato la
presenza di trombi nell’atrio sinistro o nell’auricola sinistra) e quattro
settimane di terapia anticoagulante orale dopo la procedura. Spesso, però, la
cardioversione deve essere annullata o posticipata per l’instabilità dei valori
di INR. E’ evidente, pertanto, la necessità di una terapia anticoagulante
costantemente efficace, per prevenire la formazione di trombi che ne mettono a
rischio la vita, prima, durante e dopo l’intervento.
“Sino ad ora mancavano risultati
clinici specifici che guidassero i medici nell’impiego pratico dei nuovi
anticoagulanti orali in pazienti con fibrillazione atriale per i quali è
prevista una cardioversione” ha commentato il Dottor Riccardo Cappato del
Centro di Aritmologia Clinica ed Elettrofisiologia dell’Università di Milano,
IRCCS Policlinico San Donato, di San Donato Milanese e Co-Principal
Investigator dello studio X-VeRT. “I risultati dello studio X-VeRT indicano
che rivaroxaban in monosomministrazione giornaliera è in grado di offrire ai
pazienti con fibrillazione atriale un’efficace protezione antitrombotica prima,
durante e dopo la procedura di cardioversione, riducendo il rischio di
instabilità della scoagulazione e consentendo interventi elettivi di
cardioversione tempestivi”.
“Questi importanti risultati
contribuiscono ad aumentare le nostre conoscenze sull’utilità clinica di
rivaroxaban in differenti contesti e popolazioni di pazienti” ha commentato il
Dottor Michael Devoy, Membro del Comitato Esecutivo e Chief Medical
Officer di Bayer HealthCare. “X-VeRT è uno studio importante del nostro esteso
programma di trial clinici e fa parte dell’impegno di Bayer per un impiego
responsabile delle terapie”.
Lo studio X-VeRT contribuisce alla
estesa valutazione di rivaroxaban attualmente in corso, che comprenderà oltre
275.000 pazienti tra studi clinici e real life.
Lo Studio X-VeRT
X-VeRT è uno studio
prospettico, randomizzato, in aperto, a gruppi paralleli, di Fase III b su 1.504
pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare di durata > 48 ore, o non
nota, stabili dal punto di vista emodinamico, reclutati in 16 paesi del mondo.
Pazienti naïve alla terapia anticoagulante o pre-trattati, per cui era
prevista una procedura di cardioversione, sono stati randomizzati per ricevere
rivaroxaban 20mg una volta al giorno (15mg una volta al giorno se la
clearance della creatinina era compresa fra 30 e 49 mL/min) o terapia con
antagonista della vitamina K, con aggiustamento di dosaggio (per ottenere INR
fra 2.0 e 3.0) in un rapporto 2:1. La decisione se effettuare la cardioversione
immediatamente (obiettivo di 1–5 giorni di rivaroxaban o terapia standard con
antagonista della vitamina K prima dell’intervento) o ritardarla a un momento
successivo (rivaroxaban o AVK per 3-8 settimane prima dell’intervento) è stata
presa dallo sperimentatore locale. I pazienti con fibrillazione atriale che
hanno assunto rivaroxaban hanno dimostrato un rischio inferiore di eventi
cardiovascolari (0,51% contro 1,02%) rispetto a AVK, oltre a minore rischio di
emorragia maggiore (0,61% contro 0,8%). Complessivamente, il tempo medio
intercorso fra la randomizzazione e la cardioversione è stato più breve nei
pazienti in terapia con rivaroxaban (intervento immediato: 1,8±1,6 giorni;
intervento ritardato: 24,6±5,6 giorni) rispetto a quelli in terapia con
antagonista della vitamina K (2,1±3,0 giorni; 33,7±13,1 giorni). I risultati
positivi ottenuti con rivaroxaban sono stati omogenei sia per gli interventi
immediati che per quelli ritardati. Questi risultati non sono stati
statisticamente rilevanti, in quanto il trial non è stato tarato per potenza
statistica.
Rivaroxaban
Rivaroxaban – nome commerciale
Xarelto® - è il nuovo anticoagulante orale con la gamma di
indicazioni più vasta fra quelli esistenti. Rivaroxaban è un farmaco approvato
per cinque indicazioni in sette diversi ambiti d’impiego e protegge i pazienti
da eventi tromboembolici venosi e arteriosi più di ogni altro nuovo
anticoagulante orale. E’, infatti, indicato per:
- la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con fibrillazione atriale non valvolare che presentano uno o più fattori di rischio;
- il trattamento della trombosi venosa profonda negli adulti;
- il trattamento dell’embolia polmonare negli adulti;
- la prevenzione delle recidive di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare negli adulti;
- la prevenzione di tromboembolismo venoso in pazienti adulti sottoposti a chirurgia elettiva di sostituzione dell’anca;
- la prevenzione di tromboembolismo venoso in pazienti adulti sottoposti a chirurgia elettiva di sostituzione del ginocchio;
- la prevenzione di eventi aterotrombotici (morte cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus) a seguito di Sindrome Coronarica Acuta in pazienti adulti con biomarcatori cardiaci elevati in co-somministrazione con acido acetilsalicilico, o con acido acetilsalicilico e clopidogrel o ticlopidina.
Ancorché con differenze da paese
all’altro, rivaroxabn è approvato per tutte le indicazioni in più di 125
paesi.
Rivaroxaban è un farmaco scoperto
da Bayer HealthCare e sviluppato congiuntamente a Janssen Research &
Development, LLC. Rivaroxaban viene commercializzato al di fuori degli Stati
Uniti da Bayer HealthCare e negli Stati Uniti da Janssen Pharmaceuticals, Inc.
(una società del Gruppo Johnson & Johnson).
I farmaci anticoagulanti sono
terapie importanti, impiegate per prevenire o trattare patologie gravi, che
possono mettere a rischio la vita dei pazienti. Prima di iniziare una terapia
anticoagulante il medico deve valutarne attentamente rischi e benefici per lo
specifico paziente.
L’impiego responsabile di
rivaroxaban è una massima priorità per Bayer, che a tal fine ha preparato una
Guida alla Prescrizione per i medici e una Scheda su rivaroxaban per i pazienti.
Per saperne di più: https://prescribe.xarelto.com
Per maggiori informazioni sulla
trombosi: www.thrombosisadviser.com
Per maggiori informazioni su
rivaroxaban: www.xarelto.com
Bayer HealthCare
Bayer è un gruppo internazionale
che opera in tre macro-settori: healthcare (medicina e veterinaria), agricoltura
e scienza dei materiali. Bayer Healthcare è la Business Unit del Gruppo Bayer
che opera in ambito farmaceutico e medicale con prodotti innovativi ed è uno dei
maggiori gruppi mondiali in questo ambito. Bayer Healthcare ha sede a Leverkusen
in Germania e si articola nelle divisioni Animal Health (salute animale),
Consumer Care (prodotti da banco), Medical Care (medicina) e Pharmaceuticals
(prodotti farmaceutici), che comprendono le attività condotte in tutto il
mondo. Bayer HealthCare scopre, sviluppa, produce e commercializza prodotti per
uso umano e veterinario allo scopo di migliorare la salute in tutto il mondo .
Bayer Healthcare è presente in oltre 100 paesi con 56.000 addetti a livello
mondiale e nel 2013 ha registrato un fatturato di 18,9 miliardi di euro. Per
maggiori informazioni visitate il sito www.healthcare.bayer.com.
Contatti:
Marco Ranzoni, Phone: +39 02 39783340
E-mail: marco.ranzoni@bayer.com
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